Qualche giorno fa in un servizio mandato in onda dal tg di Mentana hanno intercettato e intervistato qualche turista dell’orrore in giro per le strade di Avetrana, il paese dove è nata e tragicamente morta la povera Sarah Scazzi. Com’era prevedibile i soggetti apparivano a stento capaci di articolare delle frasi di senso compiuto, del resto per decidere di passare la domenica in un lugubre paesino dove è stata assassinata una ragazzina è indispensabile avere un Q.I . particolarmente basso, ad occhio e croce inferiore a quello di una locusta.
Tra gli zombi intervistati mi ha colpito una signora di un certa età, con l’abito elegante e tutta ben truccata, che spiegava ai microfoni di essere là “per guardare negli occhi Concetta (la moglie dell’assassino reo confesso e la madre della principale indiziata, ndb) e vedere se dice la verità”.
Ieri capito per caso su Pomeriggio cinque, un altro programma che sul delitto di Avetrana ha lucrato senza ritegno, mentre si parla di Grande fratello, con la fastidiosa Pettinelli che pontifica sul nulla con le solite banalità da bar dello sport, sotto lo sguardo di approvazione della padrona di casa Barbara D’Urso. Dal pubblico però qualcuno rumoreggia: è la stessa signora che hanno intervistato quelli di la 7 ad Avetrana! Difende un tizio belloccio criticato perché si è messo a piangere per la prima nomination. Insomma: tutto torna.
(Nella foto: Barbara D’Urso).
