Raffaella Carrà sul vaccino Covid: “Non perdiamo di vista le regole”

Raffaella Carrà, intervenuta a La Vita in diretta, ha espresso il suo pensiero sul vaccino Covid-19.

Raffaella Carrà, intervenuta nel corso de La Vita in diretta, ha raccontato come ha trascorso gli ultimi mesi della sua vita. A causa della pandemia ha vissuto per lo più isolata ed è davvero stanca di questa situazione. Cosa pensa del vaccino Covid-19?

Raffaella Carrà sul vaccino Covid

Il 2020 è stato difficile per tutti, soprattutto per quanti hanno una certa età e si sono ritrovati costretti ad uscire il meno possibile. Tra loro c’è Raffaella Carrà che lo scorso 18 giugno ha compiuto 77 anni. La conduttrice, showgirl e cantante è stanca e non vede l’ora di tornare alla vita di un tempo. Per proteggersi dal Covid-19 ha ridotto al minimo le sue uscite e ha messo in pausa il lavoro. Intervenuta a La vita in diretta, ha espresso il suo pensiero sul vaccino:

“Quando toccherà a me lo farò sicuramente perché ho visto troppe persone, anche qualche amico, che ha sofferto tantissimo per combattere il Coronavirus. Allora non è meglio farsi il vaccino? Hai la libertà di uscire, di viaggiare, di rivivere praticamente”.

Raffaella non ha alcun dubbio: il vaccino è necessario. Soltanto così la popolazione riuscirà a tornare pian piano alla vita normale. La Carrà ha poi sottolineato che questo brutto periodo non finirà prima del 2022. Ha dichiarato:

“L’unica cosa è che, nella mia umile esperienza, penso che questa storia durerà almeno un anno e mezzo, due, quindi non perdiamo di vista le tre regole fondamentali: mantenere la distanza, mettere le mascherine e lavarsi le mani”.

Raffaella Carrà: il rito di Capodanno

Stando alla sua esperienza, nonostante il vaccino, ci vorrà un po’ di tempo prima di poter cantare vittoria contro il Covid-19. Raffaella ha poi confessato che a Capodanno ha un rito che quest’anno compirà con più tenacia del solito:

“Prendo la bottiglia vuota usata per il brindisi di mezzanotte, soffio dentro tutte le cose brutte dell’anno e la tiro contro un muro. Per me rompere la bottiglia è una piccola scaramanzia. Quest’anno lo farò pensando alle rogne, ai fastidi e ai dolori di questo 2020″.

Il rito della Carrà dovrebbe essere imitato da tutti. In fondo, chi non ha bisogno di dimenticare questo 2020?

Scritto da Fabrizia Volponi

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