Intervista a Dave del Daveblog: 10 domande su blog e tv

Con il fondamentale apporto (e la cortesia) di Dave del Daveblog, realizzo oggi un mio insano capriccio: l’idea d’un tv blogger intervistato da un altro tv blogger. Buona lettura.

I blog che parlano di tiv— sono parecchi. Cos come sono molti i blogger che si lasciano tentare dall’argomento. Io ne leggo molti: alcuni spesso, altri saltuariamente. Ce n’Š per• uno, solo uno, che visito pi— volte ogni giorno: il Daveblog. Famosissimo. Uno dei primi – e fino ad ora ineguagliati – blog di cazzeggio televisivo: “Non aspettiamoci nessi logici: qui si sparlano le persone” recita il manifesto daveblogghiano. Poteva Dave rifiutarsi di farlo venendo intervistato dal sottoscritto? No. Con il suo fondamentale apporto (e la sua cortesia), realizzo oggi un mio insano capriccio: l’idea d’un tv blogger intervistato da un altro tv blogger. Ecco quel che Š saltato fuori. Buona lettura.

Ciao Dave, benvenuto su Tele Dico Io. Innanzitutto vorrei dirti che Š un piacere per me ospitarti: sono un tuo fan di lunga data, praticamente ti leggo da sempre. Il tuo modo di affrontare l’argomento “televisione” mi ha influenzato pesantemente, non posso negarlo (renditi conto di quali mostri hai creato). Senti, la prima domanda Š d’obbligo: come, quando, dove – e soprattutto perchŠ – hai deciso di creare il Daveblog?

Ciao Paolo, grazie. Teledicoio Š un caso interessante, da un punto di vista bloggistico. Sopravvissuto al suo primo autore (Matteo Failla, N.d.Paolo), continua con l’entusiasmo di uno dei suoi lettori. Come accadeva ne L’Uomo Tigre 2, o come quando cambiarono l’attore che faceva Thorne di Beautiful. Questo per rispondere alla tua domanda sul perch‚ ho aperto il Daveblog: per scrivere cretinate tipo queste. Riguardo al quando e dove: Daveblog Š nato nel 2003 su Splinder, per spirito di emulazione. I blog allora erano un Facebook ante-litteram, ma fatto molto meglio, secondo me.

Thorne di Beautiful. Il paragone Š inquietante, ma mi garba. Senti, da diverso tempo sei uno dei blogger televisivi pi— validi d’Italia. Cosa Š essere un blogger, per te? Che significato gli dai?

Negli anni la cosa ha perso molto del significato iniziale. All’inizio era un diversivo per staccare mentre studiavo per gli esami dell’Universit…, e trattandosi di una cosa relativamente inedita in Italia la coltivavo come si fa con un giardino Zen. Ora i blog sono tanti e nel campo della televisione i “competitors” sono eccellenti e parecchio pi— professionali, per cui continuo pi— che altro per hobby e per abitudine.

Hai avuto l’opportunit… di bloggare in un periodo particolarmente florido, in cui il “fenomeno blog” era in ascesa. La domanda Š brutale: secondo te oggi vale ancora la pena essere un blogger, o Š un modo di comunicare superato (dai social network, ecc)?

Dipende dal perch‚ lo si fa. Io penso di non essermi mai troppo allontanato dall’intenzione iniziale, che era quella di fare caciara e scrivere ogni tanto qualcosa di disimpegnato, per alleggerire e rilassarmi. Quindi per me vale ancora la pena. Certo, se lo facessi per lavoro allora dovrei fare i conti con problemi tipo calo degli accessi (i nanopublisher stanno ai blog come le reti satellitari stanno alle generaliste), concorrenza, pubblicit…, ma per fortuna non Š questo il caso.

Capisco quel che intendi dire: quelli di Yahoo tentan di fare accessi scrivendo cose tipo “la sexy Pasqua triste della Canalis“. Ehm. Tra le centinaia di temi che hai toccato sul Daveblog, ce n’Š qualcuno che ricordi con particolare piacere? (io, per dire, rammento ancora una eccezionale spiegazione su Orlando Portento e le sue oscure metafore – la Juventus, le cammellate e i triccheballacche).

Tante cose non le ricordo pi—, ma l’archivio lo difendo con le unghie e coi denti proprio per lasciarne una traccia. E ogni tanto uso il random post per tornare indietro nel passato. Dovendo citare un’immagine, oggi direi “I bambini di Genius” (che i lettori del Daveblog ricorderanno come uno dei random post “freezati” in homepage per anni a causa di un guasto tecnico della piattaforma che ci ospitava). I bambini di Genius rappresentano una delle immagini pi— tristi della televisione degli ultimi 60 anni: immaginateveli l, mentre Mike fa loro le domande, senza lo straccio di una postazione con un pulsante, anche finto, in piedi in mezzo allo studio, con le braccia penzoloni. Non Š triste?

Diobono se lo Š. Adesso pi— che una domanda, un nome: Jeansy. Sublime. Da dove Š piovuta? Com’Š successo? E soprattutto, che fine ha fatto? Puoi illuminarci?

Tutto part da una segnalazione come altre, ma il riscontro di pubblico fu clamoroso e allora decisi di approfondire. Ci fu anche una rubrica, culminata nella storica esibizione alla “Stazione Birra“. Un insider che avevo soprannominato “La Talpa” mi forniva notizie di prima mano. Alcune canzoni – una su tutte, Game Over – erano elettro-pop allo stato brado. Qualche giorno fa mi hanno spedito una foto di Jeansy alla festa per i suoi 28 anni: non l’ho pubblicata per rispetto della privacy, ma l’ho trovata in gran forma, e lo sguardo furbino che me la rese tanto simpatica Š sempre quello.

Nel corso della tua ‘carriera’ sei riuscito a raggiungere diversi obbiettivi: le dediche autografate dei personaggi tv, la Davotazza, i vip all’improvviso. Risultati strepitosi. A mio avviso, per•, il riconoscimento pi— bello Š costituito dalla nutrita community che ti segue con affetto da anni. Sei un punto di riferimento per un sacco di gente, a pensarci bene. Come direbbe Maria De Filippi, “come la vivi“?

E’ vero che della community del Daveblog sono orgoglioso. Dopo tanti anni credo che sia rimasto intatto il clima scanzonato e ironico dei commenti, che Š un po’ una caratteristica che il blog ha mantenuto attraverso i vari cambi di lettori. Ogni post Š un tutt’uno coi suoi commenti, e non sai mai dove si va a finire con i famigerati Off Topic.

Chi ti segue sa che hai vissuto per un periodo negli States. Hai notato differenze sostanziali tra il modo americano e quello italiano di fare televisione? L c’Š Oprah, qui Barbara D’Urso: chi sta peggio, sinceramente?

Oprah mai vista. Loro fanno programmi molto corti, questo mi colp a quei tempi. Non esistono quelle maratone nostrane che sforano in seconda e terza serata. E fanno un uso molto migliore dei format. Poi vabbŠ, c’Š robaccia pure l…, per• sai sempre cosa scegliere anche perch‚ passano molti canali tematici: io per esempio negli Stati Uniti seguivo spesso i canali di cucina e quelli di riparazioni per la casa, col risultato che saprei sostenere abilmente una utilissima conversazione sul countertop di granito o sull’importanza della master bedroom.

Domanda prettamente televisiva: X-Factor Š passato a Sky. Amici Š diventato un variet…-minestrone. Quale Š la tua impressione sui talent show, considerando anche il concomitante fallimento di obbrobri come Star Academy?

Amici ha veramente toccato il fondo. Da anni non mi piaceva pi— ma cos Š veramente brutto. E’ peggiorato verticalmente quando sono entrate in scena le case discografiche, non c’Š dubbio. E poi: meno Rudy Zerbi e pi— Rita Speranza, dai. X Factor mi piaceva, e infatti me l’hanno tolto. The Voice se ho capito chi lo condurr… Š una tragedia annunciata.

Hai capito bene: Carlo Conti. Domanda prettamente televisiva 2 – la vendetta: Sarah Scazzi, Yara Gambirasio, Melania Rea. Cosa ne pensi dei famigerati Criminality Show, ovvero la cronaca nera in tv tutti-i-giorni-tutto-il-giorno?

Qui distinguerei. Programmi come Chi l’ha visto? e Quarto grado sono ben fatti. Se vuoi vedere quello, loro lo apparecchiano bene e con professionalit…. Il problema Š quando la cronaca nera viene affrontata a Verissimo e La Vita in Diretta, dove si insiste solo sul morboso o sulla lacrima facile

Ultima domanda. Come ho detto, il Daveblog Š per me un punto fermo. Passo da l ogni giorno, la maniera che hai di leggere la realt… quotidiana mi stimola. Ringraziandoti per la disponibilit… e la cortesia, non posso fare a meno di chiederti: cosa ne pensi della tv di oggi? E soprattutto, ti ci vedresti mai (in tv, dico)?

La tv di oggi la vedo molto, molto scarsa. L’offerta si Š appiattita e in generale tutto sa di gi… visto. Il meglio Š a pagamento, e per chi resiste alle lusinghe del satellite l’offerta Š veramente scadente. In tv no, non mi ci vedo: a ciascuno il suo mestiere.

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Scritto da Style24.it Unit

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