Chi sono i cantanti non iscritti alla Siae?

La diatriba che ha colpito Meta e Siae continua, ma non per i cantanti non iscritti a quest'ultima, ancora disponibili sui social.

Se vi è capitato di utilizzare Instagram negli ultimi giorni vi sarete resi conto che la maggior parte delle canzoni non sono più disponibili. Dietro tale avvenimento c’è il mancato accordo tra Meta e Siae che ha portato Zuckenberg a rimuovere tutto il catalogo delle canzoni italiane dal social. Alcuni artisti, però, sono ancora presenti: quali sono?

Chi sono i cantanti non iscritti alla Siae?

Nonostante l’enorme diatriba che sta coinvolgendo Meta e Siae, ci sono alcuni artisti italiani esclusi da tutto questa situazione: perché? A quanto pare alcuni di essi hanno affidato la tutela del diritto d’autore a Soundreef, il gestore indipendente fondato nel 2011 a Londra e che, in questo caso, li esclude dalla diatriba social. Sebbene siano numerosi i brani già rimossi da Instagram e Facebook, pare che non sia tutto completamente perduto.

Soundreef, infatti, fondato dal CEO Davide d’Atri e Francesco Danieli, conta circa 40 mila autori e 26 mila di questi sono italiani. Nonostante Soundreef non sia immediatamente connesso con la diatriba, i problemi stanno lentamente colpendo anche loro.

I cantanti che non sono con Siae

Tra i cantanti che hanno scelto Soundreef e non Siae, ci sono in realtà nomi molto celebri del panorama musicale italiano. Prima tra tutti Laura Pausini, orgoglio italiano ben presto diventato anche mondiale. Seguono anche i Pooh, il celebre e storico gruppo nato a Bologna nel 1966. Accanto a questi due grandi nomi ci sono anche quelli di: Fabrizio Moro, Paola Turci, Marracash, Sfera Ebbasta, J-Ax.

Non è finita qui: accanto ai nomi di cui sopra, entrano ufficialmente nella lista dei cantanti non iscritti alla Siae anche Fabio Rovazzi, Enrico Ruggeri, Gigi D’Alessio, Morgan, Marco Masini, Rkomi, Nesli e Ultimo. Del panorama musicale “più giovane”, invece, fanno parte Tedua, Bresh e Federica Abbate, Noyz Narcos, Federica Camba e i Boomdabash.

La lista non è così corta ma, come bene si può notare, non è poi così lunga. La diatriba ha tolto la grandissima possibilità di inserire la musica all’interno di Instagram e anche di Facebook, sebbene sia Instagram il social più coinvolto nell’elemento musicale. Non sappiamo con certezza che cosa accadrà nei prossimi giorni, ma per ora la situazione rimane così: niente più stories con la musica preferita.

L’importanza della musica sui social media

Dal 16 marzo 2023 è iniziata ufficialmente la rimozione di tutti i brani degli artisti che hanno affidato la tutela dei diritti sulla propria musica alla Siae. Per quanto tale azione possa sembrare ai più “non così grave”, eliminare l’elemento musicale dai social media si rivela molto più “pesante” di quanto sembri. A chiunque, infatti, sarà capitato almeno una volta di pubblicare stories o post (novità dell’ultimo periodo che ha avuto vita breve) aggiungendo una canzone particolarmente importante in quel momento. Le canzoni assumono un ruolo fondamentale per la comunicazione online, sia per quanto riguarda i profili cosiddetti privati a scopo ludico, sia profili professionali di brand e di aziende. La musica comunica, si inserisce in un messaggio promozionale o semplicemente racconta qualcosa di noi e non avere più modo di inserirla (anche se in parte), destabilizza gli animi e la comunicazione stessa.

Scritto da Marta Mancosu

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