Gli attori italiani contro il dpcm: “Non siamo tempo libero”

Gli attori italiani si sono uniti all'appello di Unita protestando contro le chiusure previste dal nuovo dpcm.

Sono molti gli attori italiani che si sono uniti all’appello di Unita – unione nazionale di interpreti dell’audiovisivo, teatro e spettacoli dal vivo – “spegnendo” i loro profili social e protestando contro il nuovo dpcm, che ha imposto al chiusura di cinema e teatri.

Gli attori contro il dpcm

Caterina Guzzanti, Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, Vittoria Puccini e Claudia Gerini sono solo alcuni dei nomi più influenti del cinema italiano che hanno deciso di unirsi all’appello di Unita per protestare contro le misure imposte dal nuovo dpcm del governo per far fronte all’emergenza Coronavirus.“Non siamo tempo libero siamo lavoro e molto di più. Non condividiamo le decisioni prese su cinema e teatri, e non da oggi. Come intendete sostenere i lavoratori? Perché non ci ascoltate, rispondendo alla nostra richiesta di un incontro?”, si legge nell’appello da loro condiviso via social.

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Un post condiviso da Pierfrancesco Favino (@pierfrancescofavino) in data: 25 Ott 2020 alle ore 9:25 PDT

Mentre a seguire molti di loro hanno deciso di condividere un post “muto” – sempre legato all’appello di Unita – dove hanno scritto: “Questa storia non è più disponibile”. L’associazione ha fatto delle richieste ben precise al governo dopo il nuovo dpcm, che impone la chiusura di cinema, teatri e di altre numerose attività. La questione ha sollevato reazioni anche nel campo della musica, dove in tanti (compreso Fedez) hanno portato l’attenzione sui tanti lavoratori del settore dello spettacolo che, a causa dell’emergenza, non hanno praticamente potuto lavorare per l’intero anno.

Scritto da Alice Coppa

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