Trash Tv: esempi pratici di un moralista

Stavo partecipando ad un dibattito in corso nella blogosfera, senza saperlo. Poiché spesso rimando a fine settimana la lettura dei blog che mi interessano, non mi sono accorto che Matteo Failla di Teledicoio ha stimolato un utile dialogo in forma di cross posting sul tema del Trash televisivo.

Recupero oggi, segnalando che nei giorni passati avevo fatto alcune considerazioni sparse. Ed avevo stabilito una gerarchia esemplare che mi è sembrata utile: meglio a mio parere il cattivo gusto sincero di Mammucari che il pattume infido di Costanzo o consorte.

Al di là delle definizioni accademiche e dei riferimenti elevati sul kitsch che si evolve in trash (vedi Wikipedia), vorrei cartesianamente fare piazza pulita delle etichette ed ancorarmi di nuovo a questo mio personale metodo pragmatico fondato sul confronto.

In base al quale il Trash è individuato da un minimo comun denominatore: la volgarità che esprime un contenuto televisivo e che si percepisce in modo immediato. A sua volta, credo che il parametro che indica il livello di melma presente in un programma sia il rispetto della persona, unico valore che può controbilanciare la banalizzazione dell’esistenza, il nichilismo cui faceva opportunamente riferimento Matteo Failla nel suo post del 23 marzo.

E’ un valore etico: scusate se bestemmio.

Ecco perché mi dà fastidio chi si prende gioco del prossimo con strategie ambigue e sleali, e gli preferisco paradossalmente chi “usa” il prossimo assecondando la sua (idiota) volontà di apparire, come fa Mammucari.

Altro paragone.

Le risse dei reality sono la forma di trash più in voga nella tv attuale, che ha rimpiazzato al costoso talento l’inettitudine arrogante ed a buon mercato.

Il kitsch geniale di Renzo Arbore in Indietro Tutta è invece uno splendido esercizio di parodia costruttiva dei generi televisivi che rimarrà nell’antologia della tv.

C’è Trash e Trash.

E il raffronto può continuare ancora, sulla falsariga del gioco di classificazione “Lento o Rock” lanciato da Celentano, altro caso di trash populista, demagogico e “lento”, come rilevano le sue inutili pause.

In termini metaforici, la spazzatura può essere improduttiva o può essere riciclata. In alcuni casi, ”dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”, avrebbe detto de Andrè.

“Tutto il resto è paranoia”, per finire con un’emulazione davvero trash di un maestro del trash (che quando cantava in modo sincero, senza imitare l’imitatore di Califano, era un grande artista!).
Vai al sito ufficiale di Renzo Arbore Guarda 14 puntate di Indietro Tutta su Rai Click Vai al post sul trash su Tellavision di LambdaSond, che ringrazio per avermi segnalato un post sul tema giorno 22 Vai al post di Teledicoio sul Trash

Scritto da Style24.it Unit

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