Tagli scalati, la tecnica del floating layers: più leggerezza alla chioma

I tagli scalati sono in tendenza in questa nuova stagione e la tecnica floating layers è sempre più diffusa.

I tagli scalati sono in tendenza in questa nuova stagione e la tecnica floating layers è sempre più diffusa. Si tratta di una tecnica che consente di donare maggiore leggerezza alla propria chioma, con risultati davvero eccellenti.

Tagli scalati: la tecnica del floating layers dona leggerezza alla chioma

Le stagioni cambiano e la voglia di cambiare taglio di capelli aumenta. Sono tanti i tagli in tendenza per l’autunno/inverno 2023/24, ma sicuramente tra i più amati troviamo i tagli scalati. Si tratta di una tipologia di taglio che non passa quasi mai di moda e che è sempre molto amata, anche per il risultato un po’ sbarazzino che non guasta mai. I tagli scalati, ufficialmente di tendenza, consentono anche di dare alla chioma una maggiore leggerezza e di avere quell’effetto texturizzato e volutamente spettinato che in questo momento sta andando molto di moda e che viene spesso scelto anche dalle star. Il look spettinato riesce a ringiovanire e toglie alle donne quel costante peso della perfezione, difficilmente realizzabile. Esistono diverse tecniche per ottenere dei tagli scalati perfetti, ma quella che si sta diffondendo di più prevede una sfumatura quasi impercettibile. Si tratta della tecnica floating layers, che ha inventato l’hairstylist Joel Goncalves, come riportato da Elle. Il concetto è molto simile a quello della scolatura trasparente. Floating layers significa strati fluttuanti, per cui in questo taglio è come se si andasse a creare un movimento ondoso quasi del tutto impercettibile, che incide in modo in modo molto significativo sulla forma della chioma.

Floating Layers: i tagli scalati che donano volume

Questi floating layers prevedono che si vada a scalare leggermente l’interno della chioma, quindi non bisogna pensare ad una classica forma sfilata verticale e orizzontale che coinvolge lo strato superficiale o tutta la chioma, ma una lavorazione che avviene soprattutto sulle punte e al di sotto della superficie, in modo da dare maggiore volume. I capelli più esterni non vengono toccati, se non in modo marginale, così da riuscire a mantenere un risultato più corposo, ma che nello stesso tempo riesce a donare maggiore leggerezza alla chioma. Questa tecnica è indicata soprattutto per chi ha tanti capelli e spessi e sta cercando un modo per riuscire a sfoltirli e movimentarli senza perdere massa e senza il bisogno di uno styling particolarmente impegnativo. Per quanto riguarda i capelli fini, si può fare questo taglio scalato ma in modo più misurato e con maggiore attenzione, per evitare di svuotare e creare degli squilibri. Inoltre, come riportato da Elle, se si vuole provare questa stratificazione mimetizzata, il colore deve essere adattato perfettamente, per evitare la creazione di macchie più scure. Il taglio deve essere integrato nelle schiariture, così da ottenere il massimo effetto tridimensionale.

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Scritto da Chiara Nava

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