Daniel Ek, chi è il fondatore di Spotify

Daniel Ek è il fondatore di Spotify. Il 38enne vanta un patrimonio di 4,8 miliardi di dollari.

Daniel Ek è il fondatore di Spotify. Il 38enne, che vanta un patrimonio di 4,8 miliardi di dollari, ha avuto un ruolo fondamentale nella rivoluzione digitale che ha caratterizzato questa epoca.

Daniel Ek: chi è il fondatore di Spotify

Daniel Ek, fondatore di Spotify, con un patrimonio stimato in 4,8 miliardi di dollari, è ancora distante dai multimiliardari tecnologici come Jeff Bezos e Mark Zuckerberg, ma ha avuto un ruolo fondamentale nella rivoluzione digitale della nostra epoca. Daniel Ek ha 38 anni ed è svedese, nato nei sobborghi operai della città di Ragsved e cresciuto senza padre. Nel 2008 ha lanciato Spotify, che oggi vanta 165 milioni di abbonati nella versione premium e una capitalizzazione di mercato intorno ai 50 miliardi di dollari. “Il valore di un’azienda è la somma dei problemi che risolve” è il motto imprenditoriale di Daniel Ek. Secondo questo principio, il valore di Spotify sta nella capacità di risolvere un problema particolarmente grande, che ha messo a dura prova l’industria musicale, ovvero la pirateria. L’industria musicale ha raggiunto il picco nel 1999, sfiorando i 25 miliardi di dollari. Cinque anni dopo il mercato era calato del 20%. Daniel Ek ha avuto un’intuizione geniale, smettendo di lottare contro i pirati e iniziando a trattarli come concorrenti, offrendo un servizio per accedere alla musica di tutto il mondo in modo legale, con un’interfaccia molto più comoda rispetto ai sistemi pirata e un’offerta a prezzo modico. Ek, con Spotify, ha portato un’innovazione incredibile nell’industria musicale, che ha ripreso a crescere. Nel 2020 ha superato 20 miliardi e, secondo le stime, nel 2023 potrà festeggiare il ritorno all’epoca d’oro.

Daniel Ek e il mondo della pirateria

Daniel Ek conosce molto bene il mondo della pirateria e non solo perché la Svezia è patria dello storico sito di torrent Pirate Bay, ma anche perché lui stesso, nel 2006, è stato ad di uTorrent. Aver lavorato all’interno di un mondo legato alla pirateria è stato fondamentale nella decisione di Ek di lanciare Spotify. La sua carriera è iniziata quando era molto giovane. A 15 anni passava il tempo libero sviluppando siti web, mettendo insieme uno stipendio che ha raggiunto i 40mila euro al mese. Daniel Ek ha dovuto chiedere aiuto agli amici, trovandosi a gestire un team di 25 persone a soli 18 anni. A 23 anni ha fondato la società di pubblicità online AdVertigo, venduta all’azienda di digital marketing TradeDoubler per 1,25 milioni di dollari. Anche se giovanissimo, era già molto ricco.

Il fondatore di Spotify è stato anche molto criticato per pagare troppo poco i musicisti, che hanno compensi ridotti rispetto all’epoca d’oro dei dischi. “Quello che paghiamo noi è comunque sempre più di quanto paga la pirateria: cioè zero” ha risposto Daniel Ek. Non è particolarmente amato dagli artisti, ma è sicuramente apprezzato perché Spotify è l’unica realtà europea che fa parte di Big Tech. Per gli europei Spotify è diventato un vero e proprio simbolo della resistenza del Vecchio Continente, in grado di tenere testa alla concorrenza, perfino quella di un gigante come Apple.

Scritto da Chiara Nava

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