Quali pesci per preparare il poke

Estate: è tempo di cibi freschi, cambiamenti e perchè no? Qualche nuovo esperimento anche gastronomico. Vi suggerisco la variante americana, più precisamente hawaiana, del piatto giapponese sushi. Il suo nome è poke (si pronuncia poh-kay) e si tratta di un insalata di pesce crudo proveniente dall’arcipelago pacifico. In realtà il nome poke non riguarda il cibo in sé, ma si riferisce al verbo di “affettare, sezionare o tagliare di traverso”.

Il pesce tradizionale da utilizzare per il poke è il tonno , tale piatto infatti nasce come insalata di tonno fresco pinna gialla.

Tuttavia in sostituzione del tonno possono essere utilizzati altri tipi di pesce: in primis il salmone, ma anche il polpo e svariati frutti di mare, granchi o vongole. La particolarità anzi è proprio questa: gli hawaiani originariamente lo consumavano con qualsiasi tipo di pesce il pescatore portasse a casa.

Per il condimento ci si sbizzarrisce con la fantasia: avocado, cavoli, pomodori freschi, germogli di soia, mango, zenzero, sale marino, aglio verde, cipollotti e lime. Accompagnato da riso o insalata si serve direttamente in insalatiere e coppette monoporzione.

Vi propongo una semplice e veloce ricetta di questo fresco piatto: tagliate il tonno a cubetti sottili (circa 100 gr di prodotto fresco), aggiungete i pomodori e i cipollotti tritati, amalgamate gli ingredienti, infine condite il tutto con olio e salsa di soia. Oppure lasciate libera la fantasia, alle Hawaii ad esempio utilizzano tra i componenti anche lo zucchero di canna!

Si dice che il poke scalzerà il sushi, addirittura è già molto richiesto a Los Angeles, a New York mentre a Londra si permette ai clienti di comporlo secondo i propri gusti personali.

Insomma, non ci resta che fare un bel giretto nelle spiagge della nostra penisola e constatare se la poke – mania ha contagiato anche noi.

Scritto da mariagrazia casella

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