Il video di California Gurls: quella Katy Perry nuda che mette a nudo la musica d’oggi

 Vabbè, dai, tutto sommato il video è anche simpatico. Un po' tamarro, magari, ma quando c'è l'ormai svendutissimo Snoop Dogg uno può aspettarselo. Un altro segnale che c'è di mezzo uno come lui è la massiccia presenza di pacchianate nel video (è tutto più grosso/vistoso della media) e di storpiature/rapperismi come "gurls", che lì fa molto cool e molto trendy.  Eppoi c'è Katy Perry nuda sulla nuvoletta, volete mettere? Oddio, mica proprio nuda. Un nudo strategico, diciamo. Uno che c'è, ma non si vede. Un nudo di quelli furbi.
 Ciò che mi fa un po' specie, semmai, è quest'omologazione che colpisce in maniera così pesante gli artisti di oggi. Provate a canticchiare l'abulica Tik Tok di Keisha sopra California Gurls e ve n'accorgerete. E' musica commerciale, okay. Estiva, semplice, senza pretese (a parte quelle di marketing, naturalmente). Farà il boom, ne sono certo, ma… non so, niente mi toglie l'impressione che sia astutamente preconfezionata. Una roba precotta, con ingredienti sempre identici, facilmente digeribile ed ancor più facilmente scordabile. Una musica come la plastica: colorata, ma prodotta in serie.