Che fine farà il cinema? Le previsioni per il futuro

Il cinema sta perdendo consensi? È questo il pensiero che si sta diffondendo a macchia d'olio negli ultimi tempi: piace ancora andare al cinema?

Il cinema è da sempre un momento di svago e di intrattenimento a tutto tondo. Andare al cinema – che sia con la famiglia, con il/la partner, con l’amica o semplicemente in solitaria – significa prendersi cura del proprio benessere e, perché no, godere di contenuti interessanti in un contesto differente da quello casalingo.

Che fine farà il cinema? È ancora così frequentato o è a rischio?

Cinema sì o cinema no? Che cosa è cambiato?

I tempi della contemporaneità parlano chiaro: andare al cinema non è più così frequente come un tempo. In Occidente, nel dopoguerra, l’arte del cinema era considerata una prassi, la quotidianità più assoluta, un po’ come lo era il teatro. Andare al cinema attirava l’attenzione di grandi e piccini e, per quanto i tempi fossero differenti, non esistevano grandi problemi economici per accedervi. Discorso analogo si poteva fare per il teatro, attrazione che oggi, nel 2022, riguarda uno spicchio molto basso della popolazione italiana. Forse gli interessi sono cambiati, un po’ come i tempi, ma il teatro, soprattutto nelle nuove generazioni, non è considerato come “soluzione alternativa” di intrattenimento.

Il cinema, invece, è ancora abbastanza frequentato oggi, sebbene abbia comunque riscontrato un netto calo di presenze. Complici sicuramente la pandemia di Covid19 – che ha scaturito non poche ansie e preoccupazioni legate alla diffusione del virus-, l’aumento dei prezzi, ma soprattutto la diffusione di televisioni sempre più tech e la conseguente proliferazione di piattaforme streaming.

Basti pensare a Netflix, Prime Video, Disney+, TimVision, Paramount Plus: tutte queste piattaforme propongono settimanalmente nuovi contenuti eterogenei, dai film alle serie-tv, documentari, cartoni, concerti live, sport e tutto ciò che fondamentalmente una persona può desiderare. La comodità dello stare a casa – sul proprio divano o sul proprio letto – forse, ha superato la bellezza della socialità? Probabile.

Può essere che, col passare del tempo, l’età media del pubblico salirà nettamente, mentre le generazioni dei più giovani e delle più giovani prediligeranno sempre più accedere ai contenuti cinematografici attraverso lo schermo del loro laptop.

Anche i film dedicati alla famiglia stanno subendo un netto calo di partecipazione. Basti pensare al grande flop subito dal nuovo classico Disney Strange World – Un mondo misterioso che nei cinema americani ha incassato 11.9 milioni di dollari nel week end e 18.6 milioni considerando anche i giorni infrasettimanali (mercoledì e giovedì). Le previsioni, dunque, indicano una cifra complessiva attorno ai 30 e 40 milioni, quota minima per poter parlare di buon risultato. Sembrerebbe, quindi, che le produzioni Disney stiano subendo un netto calo di ascolti e di consensi. Il motivo? Come citato sopra, molte famiglie con bambini e bambine, post pandemia, si sono mostrate restie a frequentare i cinema e hanno preferito, di conseguenza, aspettare l’uscita del film direttamente su piattaforme, come Disney+.

È colpa del progresso? Se non esistessero tali piattaforme la situazione sarebbe diversa? Difficile dare una risposta, ma la speranza è che i cinema – così come il teatro – possano rimanere quel momento di svago e di condivisione che ogni tanto fanno bene al cuore.

Scritto da Marta Mancosu

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