Televisione di Natale e Capodanno: novità storiche nel mondo

© 9Colonne – Roma, 29 dic (servizio di Ernesto Siciliano, citare la fonte)

Le feste di fine anno registrano due novità storiche nel campo della Tv. Arrivano dalla Spagna e dal Pakistan.

Nella nazione asiatica, sono iniziate il 24 dicembre le trasmissioni via satellite di Good News TV (clicca qui per vederla on line).

L'emittente della Chiesa cattolica è gestita dall'Arcidiocesi di Karachi ed è visibile in varie nazioni dell'Asia, dell'Africa, dell'Europa e dell'Oceania.

Una vera rivoluzione telematica per la comunità cristiana di tanti paesi in via di sviluppo flagellati dalla violenza fondamentalista.

Nel Paese iberico, per la prima volta, il tradizionale messaggio augurale formulato dal re Juan Carlos la vigilia di Natale è stato trasmesso anche dalla TV basca.

La Spagna saluta così a Natale 2009 un gesto di conciliazione istituzionale.

Alberto Surio, neo direttore dell'emittente pubblica basca, EiTB, nominato a giugno, ha spiegato davanti al Parlamento regionale:

"Il messaggio di Re Juan Carlos è un gesto di normalità istituzionale. La TV si rivolge a tutti i cittadini, non solo quelli con idee nazionaliste".

Negli anni precedenti la TV basca aveva apertamente boicottato la trasmissione del messaggio natalizio.

Nel 2000, la diretta era stata decisa dal Parlamento regionale ma Ortuzar, direttore della TV e membro del Partito nazionalista basco, l'ha cancellata sostenendo di avere la responsabilità piena del palinsesto. Nel suo discorso programmato, Juan Carlos definiva il movimento terrorista ETA "espressione del fanatismo più crudele e negazione dei diritti e dei valori della libertà e della coesistenza".

Nella regione al confine con la Francia, infatti, opera dal 1959 la spietata organizzazione separatista che chiede l'indipendenza dell'Euskal Herria (Paese Basco), un territorio abitato da 2,5 milioni di persone e che comprende la regione autonoma basca spagnola, la Navarra e il Paese basco francese.

La sigla Eta sta per 'Euzkadi Ta Azkatasuna' (Patria basca e Libertà) e il suo simbolo è un serpente attorcigliato a un'ascia. Dopo decenni di ostracismo, a Natale 2009 è arrivata finalmente una pacificazione mediatica che fa sperare le autorità centrali in una integrazione piena della regione autonoma nella realtà spagnola.

Non meno arduo il cammino per arrivare alle trasmissioni della nuova TV satellitare cristiana asiatica.

Già un anno fa la diocesi di Karachi ha realizzato una emittente su internet, motivata dell'urgenza di utilizzare "i nuovi areopaghi per l'evangelizzazione".

Oggi "Good News Tv" è sbarcata sul satellite e diffonde i suoi messaggi in mezzo mondo raggiungendo aree colpite dalla violenza del fondamentalismo religioso. Il palinsesto è dedicato a questioni sociali, politiche religiose, alla musica e all'intrattenimento, con lo scopo di portare un messaggio orientato sui valori di fraternità, giustizia, pace, amore.

"Si tratta di un momento molto importante,- commenta padre. Arthur Charles, Vicario dell'Arcidiocesi e presidente del Consiglio di Amministrazione della TV- siamo felicissimi. La nostra Good News TV darà enfasi speciale ai valori cristiani e mostrerà programmi non presenti su altri canali pakistani. Coinvolgeremo non solo le comunità cristiane, ma l'intera società civile in Pakistan e personalità del mondo dei media".

Gli fa eco sull'agenzia Fides S. Ecc Mons. Evarist Pinto, Arcivescovo di Karachi:

"E' un passo fondamentale per avviare un nuovo modo di comunicare in Pakistan. Good News Tv promuoverà i valori della famiglia, della dignità umana e del bene comune. Potrà avere una influenza benefica sulla società pakistana, contrastando il fondamentalismo e la cultura della violenza".

Scritto da Style24.it Unit

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