Sylvie Lubamba: “Sono in crisi, ho chiesto il reddito di cittadinanza”

Sylvie Lubamba ha emanato un comunicato in cui informa di aver fatto richiesta del reddito di cittadinanza

Sylvie Lubamba, showgirl diventata famosa grazie ai programmi di Piero Chiambretti, ha scontato una pena di tre anni in carcere. Tornata in libertà, però, ha ammesso che ha serie difficoltà economiche e che ha fatto richiesta per il reddito di cittadinanza e per una casa popolare.

Sylvie Lubamba: il reddito di cittadinanza

Sylvie Lubamba è tornata il libertà il 25 dicembre del 2017, dopo ben tre anni di carcere per uso indebito di carte di credito. A distanza di quasi 2 anni da quel giorno, però, non è riuscita a risollevare la sua situazione economica. La showgirl era diventata popolare grazie ai programmi di Piero Chiambretti, poi all’improvviso era arrivato l’arresto e il suo nome è ben presto finito nel dimenticatoio. Ad oggi, ha emanato un comunicato in cui dichiara di aver fatto richiesta del reddito di cittadinanza e di essersi messa in lista per ottenere una casa popolare. Si legge: “Attendo risposta, sono in graduatoria per la casa popolare e sto anche cercando un lavoro normale. Sento spesso che la gente fa fatica ad arrivare a fine mese, io invece faccio fatica ad arrivare alla terza settimana, ma non mi lamento, voglio dirlo solo per far capire alla gente comune che anch’io ho le stesse difficoltà loro, che anch’io sono una del popolo come loro, nonostante la mia popolarità ingraziando il cielo mia madre mi aiuta e mi nutro quotidianamente dell’affetto di amici, famiglia e nipoti che mi amano! Le persone pensano che noi così detti vip ce la passiamo bene e viviamo da nababbi, invece non è affatto così, io non lavoro da anni con continuità, l’ultimo contratto l’ho firmato più di 10 anni fa, nel 2008 per il programma Markette condotto Piero Chiambretti il mio mentore, in cui facevo parte del cast”. Stando a quanto sostiene Lubamba, le sue condizioni non sono del tutto disperate visto che può contare sull’aiuto di sua madre, ma non riesce comunque ad arrivare a fine mese. Quella che lei descrive è la stessa situazione che vivono milioni di italiani, ma le sue parole corrispondono a verità?

L’ultima intervista di Lubamba

Prima di questo comunicato, Sylvie ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera che ha toni leggermente diversi. Datata 15 settembre 2019, quindi neanche un mese fa, Lubamba diceva chiaramente al giornalista: Non piango miseria, non mi faccia passare per una disperata. Alla luce di quanto detto nel comunicato, converrete con me che le due dichiarazioni cozzano un po’. Solitamente, anche se in Italia funziona spesso al contrario, la richiesta per il reddito di cittadinanza, così come quella per una casa popolare, viene fatta da persone che sono davvero disperate. Sylvie ha vissuto in carcere un periodo molto difficile, ma ha pagato la sua pena ed ora è tornata una donna libera. È giusto che sia alla ricerca di un lavoro, così come è giusto che abbia fatto richiesta del reddito di cittadinanza. La domanda è solo una: Lubamba, che non vuole apparire come “una disperata”, perché ha emanato un comunicato per diffondere queste news? Ai posteri l’ardua sentenza.


Scritto da Fabrizia Volponi

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