‘Rhapsody in blue’: Riccardo Chailly e Stefano Bollani omaggiano George Gershwin

Dallo scorso settembre è in vendita Rhapsody in blue, album-tributo a George Gershwin che unisce due anime della musica, l’antico e il moderno, il classico e il jazz. Due anime rappresentate da Riccardo Chailly, direttore di una delle più antiche orchestre al mondo – l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia – e Stefano Bollani, un pianista italiano appartenente alla più alta sfera jazzistica internazionale.

Il repertorio scelto trascina nelle atmosfere degli anni ’20 e ’30 del Novecento, nei quali domina lo swing, linea di confine fra la grande tradizione classica e l’altrettanto grande tradizione jazz, due mondi non sempre facili da conciliare.

«Il desiderio originale, da parte di Gershwin, è quello di importare il
linguaggio del jazz Anni Venti nel repertorio classico, conservandone
però un’idea di freschezza, di ingenuità, di poesia immediata. (…) Io sento Gershwin vicino al genio di Stravinskij, per cultura timbrica, nell’orchestrazione, e per la continua ricerca di un mondo ritmico diverso. Con Stefano Bollani abbiamo cercato di recuperare questo rigore della forma, molto più di quanto non avvenga nelle consuetudini della tradizione esecutiva», ha dichiarato Chailly a proposito del progetto.

Queste le parole di Bollani: «Nel tempo, Gershwin è diventato più pomposo
di quel che era in origine, si è data della sua musica una lettura più classica. È finito col diventare un Romantico. (…) Non è necessario, per considerare Gershwin un grande compositore, trovare in lui a tutti i costi forzate ascendenze classiche o la libertà improvvisativa del jazz».

Questa la tracklist dell’album:

1) Rhapsody in Blue– 16:12 (Jazz Band Version)
2) Catfish Row – 06:19
3) Porgy sings – 04:37
4) Fugue – 01:51
5) Hurricane – 03:40
6) Good mornin’, brother (Sistuh)
7) Allegro – 12:15
8) Adagio – Andante con moto 10:16
9) Allegro agitato – 06:30
10) Rialto Ripples – 04:39

Qui sotto alcune foto di Chailly e Bollani (clicca sulle immagini per ingrandirle).

Scritto da Style24.it Unit

Lascia un commento

Leggi anche
Contentsads.com