Letizia Moratti gioca sporco contro Pisapia nel faccia a faccia su Sky (ha imparato dal Berlusconi del 2006)

Al termine del confronto televisivo, organizzato da Sky Tg24, Letizia Moratti, quando ha gli ultimi secondi a disposizione per l’appello finale e non è più previsto che Giuliano Pisapia possa replicare, lancia vigliaccamente l’affondo: il mio avversario è stato condannato per furto d’auto e poi amnistiato. Non è vero nulla, perché il candidato del centro-sinistra pretese di essere giudicato in appello e fu assolto con formula piena, ma non aveva più tempo per replicare, nel rigido sistema di confronto all’americana elaborato da quelli di Sky. Anche se ovviamente ha replicato lo stesso, si è rifiutato di stringere la mano al sindaco e in seguito l’ha pure denunciata per diffamazione.

L’attacco proditorio della Moratti è molto simile a quello escogitato dal padrone Berlusconi nel confronto televisivo con Prodi per le elezioni del 2006, quando il Cavaliere approfittò dell’appello finale – che non prevedeva repliche dell’avversario – per lanciare senza contraddittorio la proposta di abolizione dell’Ici. Anche se in questa occasione, obiettivamente, il gioco è stato ancora più sporco, perché si è arrivati alla diffamazione vera e propria. Ma l’episodio si sta già ritorcendo contro l’attuale sindaco, che in questo modo ha rivelato nervosismo, paura e la scorrettezza tipica di chi non si fa nessuno scrupolo pur di vincere.

Da un punto di vista strettamente televisivo va notata l’inadeguatezza di un modello, quello dei confronti all’americana, che nel nostro Paese semplicemente non può funzionare, perché si basa su di un minimo livello di correttezza e fair play politico. Che da noi non esiste, occorre dirlo, soprattutto da parte dei candidati e dei leader della destra, che dalla prima discesa in campo di Berlusconi hanno usato le tecniche più scorrette (dall’interruzione continua dell’avversario all’insulto gratuito) per manomettere il confronto in tv.

Comunque, ridicola la scelta del direttore del tg di Sky, Emilio Carelli, dopo l’affondo della Moratti, di non concedere almeno un minuto di replica a Pisapia. Le regole sono sempre fatte per essere interpretate ed eventualmente adattate di fronte a un caso particolare o una situazione imprevista, altrimenti a condurre ci si può piazzare anche un semplice cronometro!

Scritto da Style24.it Unit

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