Le barzellette porno di Silvio Berlusconi e la legge salva-clown

Guardavo il video (in alto) dell’ultima barzelletta porno raccontata da Silvio Berlusconi, l’ennesima – regalata a un pubblico di amministratori campani, e non potevo fare a meno di sorridere. La storiella è sciocca e greve, ma com’è noto la volgarità produce spesso effetti comici e soprattutto in questo caso è l’interprete a fare la differenza: ottima scelta dei tempi, recitazione divertente ed efficace che alterna perfettamente la voce del burocrate  napoletano scansafatiche e arrogante a quella umile ma cocciuta del sempliciotto, i due protagonisti della boutade.

Insomma, Silvio Berlusconi è un eccellente cabarettista, non si può negare: sul palco di Zelig di sicuro non sfigurerebbe e in televisione sarebbe corteggiato da molti programmi. Quella dell’intrattenimento sembra la sua vera vocazione, una vocazione quasi insopprimibile,che infatti emerge nelle occasioni e nei momenti più sconsigliabili, quelli che richiederebbero l’austerità del cerimoniale ministeriale. Ma che volete, povero Silvio, non si può riuscire a reprimere la propria natura per troppo tempo, alla fine questa – a furia di comprimerla – viene fuori da sola!

Ci sarebbe da chiedersi cosa osti al nostro premier di liberarsi del fardello della politica e buttarsi nella sua vera passione, seguendo la vocazione di comico e intrattenitore. Ah già, i processi. Beh ma fare una legge salva-clown? Tipo, non so: immunità perpetua ai barzellettieri con più di 70 anni e con villa ad Arcore, o agli ex presidenti del consiglio con trapianto di capelli e scarpe rialzate. In fondo non sarebbe la legge più ridicola varata da questo parlamento, e Silvio la potrebbe sempre inserire nel suo repertorio di barzellette, insieme a tutte le altre varate in questi anni. Sai le risate.

Scritto da Style24.it Unit

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