Layz lancia un nuovo EP, “Shmoo” è online: l’intervista al rapper

Layz si racconta: scopriamo qualcosa in più sul rapper e su “Slevin Flow”, l'ultimissimo Ep. Il titolo dell’EP deriva dal nome del personaggio del film “Slevin - Patto Criminale”.

“Slevin Flow”, il nuovo Ep del rapper Layz disponibile dall’11 novembre, arriva a seguito del disco “Lazzaro” (2021) e del rilascio di una serie di singoli nel corso del 2022, alcuni dei quali entrati in rotazione radiofonica anche su RTL Bro & Sis e Radio 2 Indie.

“Shmoo”: il nuovo singolo di Layz

Il titolo dell’EP, un lavoro di 6 tracce che nasce dalla passione di Layz per il Cinema, deriva dal nome del personaggio del film “Slevin – Patto Criminale” che viene citato anche nella traccia intro “Shmoo”, singolo che accompagna l’intera release.

Il videoclip del brano, per la regia di Daniel Mercatali (SC Movie Production), che si apre con l’artista che sta guardando il film “Patto Criminale”, è girato in un limbo bianco in cui il rapper si diverte a giocare con i vari oggetti che vengono citati all’interno del pezzo.

Layz si confronta con un disagio dilagante dato da aspettative deluse, follia, disperazione e da una vita che rischia di diventare sempre più uguale a se stessa. L’artista, però, lascia intravedere una speranza: è sempre possibile cambiare le cose a partire dall’interno, in una modalità apparentemente silenziosa, invece di arrendersi ad un destino segnato dalla monotonia e dalle abitudini.

L’ep rimane fedele al suo genere: basi oniriche e rarefatte si uniscono a suoni contemporanei con batterie di chiaro stampo Trap come in “Shmoo”, per esplorare suoni più classici e crudi, fino a melodie che strizzano l’occhio al pop come in “Che finale”, la traccia che chiude il lavoro.

“Shmoo”: l’intervista al rapper Layz

Layz si racconta: scopriamo qualcosa in più sul rapper e su “Slevin Flow”, l’ultimissimo Ep.

1) Quando si è sviluppata la tua passione per la musica?

La mia passione per la musica nasce molto presto e si sviluppa nel corso degli anni. Fin da piccolissimo la musica per me è stata fondamentale nel mio percorso di vita. Quasi tutti i miei ricordi d’infanzia sono associati alla musica. Mio padre collezionava vinili e dischi e la domenica era abitudine ascoltare tanta musica. Tra questi dischi c’erano i nostri cantautori e fin da subito mi innamorai della musica italiana. Ricordo che passavamo giornate ad ascoltare le canzoni di De Andre, Modugno, Renato Zero, Dalla e io rimasi folgorato fin dal primo ascolto da queste voci. Tutt’ora ascolto questi grandissimi artisti e mi piace pensare che quando poi il rap entrò nella mia vita io avessi le orecchie già allenate a un certo tipo di testi e alle parole, pur non capendo quasi nulla a quell’età.

2) Quando hai iniziato a proporre i tuoi brani per la prima volta davanti ad un pubblico, come ti sentivi in quel momento?

Io ho cominciato relativamente tardi a fare la mia musica, ho sempre vissuto questo genere da fan e tutt’ora prima di essere un’artista sono fan della cultura Hip Hop. Ovviamente la prima volta che ebbi la possibilità di esibirmi dal vivo ero come un bambino a natale mentre scarta i regali, ero felice e al tempo stesso terrorizzato e mi ricorderò sempre la sensazione di benessere che provai quando partì la prima canzone. Svanì tutto, rimase solo la voglia di far sentire le mie canzoni. Sono quelle sensazioni che provi poche volte nella vita e che ogni tanto piacerebbe riprovare.

3) Cosa vuoi trasmettere con l’album Shmoo?

In realtà l’album o l’EP che dir si voglia si chiama “Slevin Flow”, Shmoo è la traccia che apre questo progetto. In realtà questa raccolta di brani non pretende di trasmettere chissà cosa. Ho fatto questo EP perché venivo da disco denso e faticoso, “Lazzaro”, in cui mi sono svestito di ogni cosa e l’ho messa sul foglio. Sto lavorando al nuovo album e voglio che sia perfetto però non mi piace vedere delle tracce che meritano per troppo tempo ferme sul mio computer, per cui avevo un paio di brani ispirati a due film diversi così ho deciso di fare un progetto interamente ispirato al mondo del cinema dove ho mescolato la mia vita con le storie dei film che cito. Volevo che non richiedesse troppo impegno nell’ascolto e che fosse scorrevole per questo è da prendere per quello che è, un viaggio nel mondo del cinema attraverso la musica, non ha un ordine preciso, ha la sua tracklist ma ognuno può scegliere in che ordine ascoltare le tracce.

4) Quali sono i tuoi progetti futuri?

Come ti dicevo prima sto lavorando al nuovo album, spero che prima dell’estate 2023 veda la luce ma questa volta ci sto lavorando senza pensare a date di uscita o scadenze, voglio che sia perfetto ed esattamente come me lo immagino e per queste cose avere una data di scadenza può essere deleterio. Per ora mi godo questo EP mentre scrivo il nuovo disco.

5) Qual è la canzone che ti piace di più, quella che ti scaturisce più emozioni?

Se ti riferisci a “Slevin Flow” ti direi “Dentro Me” perché è la canzone in cui parlo di una cosa che mi tocca nel profondo ed è la più personale. Però ogni traccia mi emoziona perché è legata a dei film che mi hanno segnato, per cui quando le ascolto in qualche modo rivedo anche il film a cui ogni traccia è ispirata. Se invece parli in generale è molto difficile dirti una canzone che mi scaturisce più emozioni, sicuramente sarebbe una canzone della mia infanzia. Guarda ti dico l’altro giorno stavo ascoltando dopo tanto tempo “A Pugni Con Il Mondo” degli Articolo 31 e mi ha fatto emozionare tantissimo perché con la mente sono tornato al ricordo a cui è legata ovvero il tram che mi portava a scuola da ragazzino. Però ti ripeto ci sono una marea di canzoni che ogni volta che le ascolto scaturiscono in me ricordi ed emozioni indelebili.

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