La vita bugiarda degli adulti: la trama della nuova serie Netflix

"La vita bugiarda degli adulti" è la nuova serie Netflix. Tratta dall'omonimo romanzo di Elena Ferrante, racconta la storia dell'adolescente Giovanna.

Napoli, gli anni ’90 e l’adolescenza: questo è l’intenso mix del nuovo prodotto Netflix, La vita bugiarda degli adulti, tratto dall’omonimo romanzo della celebre autrice italiana Elena Ferrante, presto sui piccoli schermi della piattaforma streaming.

Una nuova seria tratta dal romanzo di Elena Ferrante

La vita bugiarda degli adulti è senza dubbio uno dei titoli Netflix nostrani più attesi dell’inverno. Creata a partire dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante e prodotta da Fandango, la serie avrà sei episodi che porteranno sul piccolo schermo una storia a dir poco vibrante e potente, orchestrata dal talento che è Edoardo De Angelis, regista di Indivisibili e Il vizio della speranza. La scrittura della seria è stata curata dalla stessa autrice, Elena Ferrante, con la collaborazione di Laura Paolucci, Francesco Piccolo e lo stesso Edoardo De Angelis. Per gli amanti del romanzo, la bella notizia è che la narrazione seguirà per filo e per segno quella dell’opera letteraria edita da Edizioni e/o, che ci porterà in una Napoli fortemente scenografica dove gli elementi e i luoghi della città si prestano a metafore sociali che faranno da sfondo alle armonie – ma anche alle divergenze – delle storie di vita dei personaggi.

La trama de La vita bugiarda degli altri

La protagonista de La vita bugiarda degli adulti è Giovanna, che vedremo nel passaggio dall’idilliaca infanzia alla scoscesa adolescenza. Ancora una volta il fulcro della storia è una donna, anzi una giovane donna, ma questa volta al contrario di quello che abbiamo visto ne L’amica geniale, il focus non è sull’amicizia o sulle vicende di due persone, bensì l’interazione di una singolo personaggio – ma non per questo meno rilevante – e un luogo, Napoli. Quella che vedremo è una Napoli degli anni 90, una città fortemente simbolica (che molto spesso troviamo nella prosa della Ferrante) che si trova divisa in due, la zona di sopra raffinata e ricca, e la zona di sotto troppo ambiziosa, ma al contempo sguaiata. Tra queste due contrapposizioni, il Vomero e il Pacone, si trova Giovanna, alla ricerca della sua personalità, del suo volto, in un’adolescenza incerta che fa quasi paura. La sua unica certezza è la zia Vittoria, di cui inizialmente sente solo parlare attraverso le parole dal padre, che vede in lei la stessa veemenza e irrequietezza della sorella. L’incontro di persona, su insistenza di Giovanna, cambierà il corso della sua vita e diventerà un segnaposto sicuro della sua esistenza. Sicuro, ma non per questo azzeccato o risolutorio; sarà infatti zia Vittoria, che farà conoscere alla giovane Giovanna il mondo squallido e grossolano, quello pieno di gente che in sé raccoglie tante storie, come Margherita e i suoi i tre figli. Sempre la zia la guiderà nello sconosciuto mondo del sesso, dove la verginità della protagonista diverrà quasi un’ingombro di cui liberarsi. Sarà poi l’amore e un viaggio a Milano a sciogliere ogni inghippo e renderla indipendente da ogni ingombro.

Una storia lineare e quasi naturale nella sua semplicità, ma al contempo complessa, difficoltosa e densa. È questa la nuova attesissima serie di Netflix che ci farà innamorare ancora una volta della magica città di Napoli e la miriade di personalità e intrighi che ospita nei suoi quartieri.

Scritto da Nicole Scavuzzo

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