Il Giornale, l’ossessione su Michele Santoro e i titoli che vanno oltre il ridicolo

Titolo nella prima pagina dell'edizione di ieri de Il Giornale: «La tv di regime processa il premier in prima serata». Il riferimento è alla trasmissione di Michele Santoro, verso la quale il quotidiano della famiglia Berlusconi sembra avere maturato una vera e propria ossessione: è da mesi che sembra incapace di occuparsi d'altro.

Ad ogni modo quale sarebbe stata stavolta la colpa di Santoro e company secondo il giornale diretto da Mario Giordano? A quanto pare quella di avere parlato delle motivazioni della sentenza sul caso Mills in modo chiaro e non omertoso, come tutto il resto dell'informazione televisiva, ma separando i fatti (Berlusconi riconosciuto colpevole di corruzione da un tribunale della Repubblica) dalle opinioni (le varie accuse di golpe giudiziario, che puntualmente si levano dal centro-destra quando qualcuno osa trattare il premier come un normale cittadino sottoposto alla legge).

Ora, è giusto rispettare le posizioni di tutti, ma mi piacerebbe capire cosa intende Il Giornale quando parla di «televisione di regime» che attacca il presidente del Consiglio. Perché la parola regime fa riferimento al governo, anzi usata in senso spregiativo ad un potere autoritario e illiberale. Ora, se non sbaglio, al governo del paese c'è Silvio Berlusconi che tra l'altro, tra la proprietà di Mediaset e Mondadori e il controllo politico sulla Rai, è capace di condizionare tutta l'informazione televisiva e buona parte di quella su carta stampata. Dunque o il regime attacca se stesso o qualcosa non torna. Che nell'ombra si nasconda qualcosa di losco?

Incuriosito da chi possa essere a muovere le fila di questo potere fantasma e parallelo a quello ufficiale, vado a leggermi l'intero articolo. E trovo un'innocua e pseudo-ironica cronaca dell'ultima puntata di Anno zero, dove fondamentalmente si dicono due cose: che Santoro e Travaglio parlano sempre delle stesse cose e che sono noiosi. Del regime non c'è più traccia. Insomma: va bene dire stupidaggini nei titoli, ma se poi si devono difendere e argomentare meglio lasciar perdere. Che giornale, ragazzi!

Scritto da Style24.it Unit

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