Guè Pequeno sta ottenendo un grande successo con il nuovo singolo Red Bull 64 Bars e si prepara all’uscita dell’album intitolato Mr. Fini. Intervistato dal Corriere della Sera, il rapper ha lanciato una frecciatina a Ghali. Non solo, l’ex Club Dogo si è espresso in modo molto duro contro il razzismo e contro le proteste ‘made in Italy’.
Guè Pequeno contro Ghali
Intervistato dal Corriere della Sera, Guè Pequeno non ha potuto fare a meno di lanciare una frecciatina al vetriolo al collega Ghali. Parlando della morte di George Floyd e del razzismo, il rapper ha ammesso di essere infastidito da alcuni soggetti che sposano ideali di cui non conoscono nulla. Guè, nello specifico, si riferisce a quanti, in Italia, hanno sfilato per la morte di Floyd senza avere nulla a che fare con la “black culture“. Pequeno ha ammesso:
“L’Italia è razzista, lo si capisce dai cori allo stadio… Semplificando il discorso: il Italia il calcio è tutto, le tifoserie sono a destra, non c’è quindi da stupirsi dei risultati di Salvini”.
Proprio parlando di razzismo, il rapper ha lanciato una frecciatina a Ghali:
“Non avremo mai un rapper nero al numero 1. Ghali è un fake. Appartiene all’universo fashion: non sarà mai un idolo del mondo di colore”.
Guè, inoltre, sostiene che quanti hanno parlato del Coronavirus nelle canzoni hanno prodotto solo “roba da serie C“. Da anni residente in Svizzera, a Lugano, come ha vissuto i mesi di lockdown? Pequeno ha risposto:
“Ho sfruttato molto il lago e la natura. Ho letto moltissimo, Buzzati, Chandler, I diari dell’eroina di Nikki Sixx. Ho anche scritto un soggetto per una serie tv su teenager cattivi, ma non necessariamente storie di strada”.
Ghali replicherà alle critiche? Molto probabilmente no, ma i colpi di scena sono sempre ben graditi.
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Un post condiviso da Gue Pequeno (@therealgue) in data: 15 Giu 2020 alle ore 5:02 PDT
