Ben Harper “Il sesso? Una cosa da giovani”

Ben Harper parla della sua carriera, delle sue idee politiche, della musica e di quanto poco si senta un sex symbol. Le sue fan non sono d'accordo.

Ben Harper, cantautore acclamato da pubblico e critica da diversi decenni a questa parte, ha un rapporto particolare con il palco, con la sua personalità introversa, con le centinaia di chitarre che possiede ma soprattutto con i suoi cinquant’anni. Ben lontano dal sentirsi un sex symbol, oggi il cantautore si sente “troppo vecchio per queste cose”, eppure le fan non la pensano così.

Ben Harper: confidenze a Vanity Fair

Vanity Fair è una rivista rivolta principalmente a un pubblico femminile. Quando uno dei suoi giornalisti si è presentato per intervistarlo, Ben Harper avrebbe dovuto probabilmente immaginare che prima o poi si sarebbero toccati argomenti scomodi per le sue corde da musicista di talento, ma riservato, schivo e molto lontano dall’essere un animale da palcoscenico.

La lunga chiacchierata, pubblicata sul numero della rivista attualmente in edicola, si è tenuta mentre Harper era in vacanza nel sud del nostro paese dopo aver inaugurato la tournée europea suonando a Locorotondo, una località pugliese che lo ha letteralmente ammaliato con i suoi paesaggi e la sua atmosfera.

Durante la discussione a due è venuta fuori un’immagine del cantautore molto distante da quella dei divi dello star system internazionale, che si trovano perfettamente a proprio agio sotto ai riflettori e addirittura hanno bisogno di veder puntate su di sé macchine fotografiche e videocamere per accrescere il proprio ego.

Molto modesto, Harper parla essenzialmente di musica, del suo essere praticamente nato in un negozio musicali e del significato che dà al mestiere di cantautore.

La responsabilità di un cantautore americano

Ben Harper si sente profondamente statunitense e avverte il suo ruolo di personaggio pubblico e di artista con un senso di orgoglio e di responsabilità. Convinto che le canzoni possano ancora cambiare il mondo, ha confessato che ogni giorno si chiede se è giusto rimanere negli Stati Uniti e continuare a combattere per evitare la deriva autoritaria del suo governo oppure semplicemente lasciare il paese e cercare altrove una vita ispirata a ideali di equità e armonia.

I suoi idoli sono due: Bob Marley (e lo si poteva intuire) e Jovanotti (che è al contrario un nome piuttosto sorprendente): entrambi sono in grado di ispirare desiderio di cambiamento, armonia, pace, fiducia in un mondo più giusto: quello che, nel suo modo pacato e talvolta troppo silenzioso, anche Harper continua caparbiamente a fare.

“Non chiamatemi sex symbol”

Naturalmente, sul finire dell’intervista arriva la domanda scomoda per eccellenza, ovvero se Harper è consapevole di essere un sex symbol. Il cantautore si stringe nelle spalle e spiega di non averci mai pensato, di non aver mai percepito la sua immagine in quel modo.

E’ possibile che le donne si sentano terribilmente attratte da un uomo che all’età di 50 anni non riesca a pensare a se stesso come a un individuo ancora in grado di ispirare pensieri hot? Sì, è possibile, soprattutto se l’uomo in questione è bellissimo, profondo, umile, pieno di talento e di sensibilità. Ma non ditelo a lui, il quale afferma con tutta sicurezza: “il sesso è una cosa da giovani”.

Scritto da Olga Luce

Lascia un commento

Contentsads.com