Antonella Clerici “tradita” dal marito, il circo dei media e la solitudine del pubblico

Nella vicenda di Antonella Clerici e del presunto tradimento del marito Eddy Martens – fotografato dal settimanale Chi mentre abbraccia un’altra donna – si concentra tutto il peggio del nostro mondo di plastica in formato televisivo. C’è l’ignominia del gossip, l’assurdità di occuparsi degli affari privati delle persone per sbatterli in prima pagina, contro cui a parole tutti si scagliano ma che poi la curiosità morbosa e patetica di milioni di lettori tiene saldamente in auge.

C’è il sospetto dell’inganno e della montatura, che dovrebbe scattare immediatamente quando si parla di cronaca rosa e personaggi televisivi: le foto di Chi ritraggono il compagno della Clerici che abbraccia una donna, indizio forse un po’ fragile per parlare di tradimento, come ha invece subito fatto lo sciacallo numero uno del piccolo schermo, la signora Barbara D’Urso, che nel rilanciare la notizia ha pure assunto la tipica faccina contrita di circostanza, perché si sa che mentre si sguazza allegramente nel fango bisogna almeno fingere che la cosa non piace.

E poi c’è il pubblico. Il pubblico che alimenta tutto questo, che tiene in piedi con il suo interesse e i suoi soldi l’industria del gossip, e poi piange lacrime di coccodrillo quando viene toccato il divo preferito. Rispetto al quale le manifestazioni d’affetto e di partecipazione risultano imbarazzanti e, dal mio punto di vista, quasi patologiche.

Sulla pagina ufficiale Facebook della Clerici si leggono decine di messaggi di persone che le dichiarano in ogni modo il loro affetto, che si preoccupano della figlia, che non credono che il marito possa averla tradita, che le giurano sostegno e amore eterni, che dispensano consigli materni: “Antonella abbraccia la tua piccola Maelle e tira fuori la forza delle donne in questo momento difficile…Tante persone ti vogliono bene e ti sono vicine….” o rammentano i bei momenti trascorsi “insieme”: “Il tuo ritorno alla prova del cuoco mi ha riempita di gioia,la trasmissione è parte delle mie giornate rendendole speciali con sapori diversi”.

Mi domando come si faccia a maturare dei sentimenti almeno a parole così forti per una che si conosce solo attraverso uno schermo mentre consiglia ricette di cucina e fa cantare dei bambini. E soprattutto mi domando se queste persone mostrano la stessa sensibilità nei confronti, per dire, del vicino di casa abbandonato dalla moglie, della nonna che sta sempre sola a casa, dello zio malato, del collega depresso e in bolletta. Ma forse preoccuparsi di chi non sa nemmeno che esistiamo è un ottimo stratagemma per cullarsi nel proprio egoismo e nella propria solitudine.

(Nella foto: la Clerici con il marito).

Scritto da Style24.it Unit

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