Amici Mostri, Alessia Marcuzzi e la tv che non c’Š pi—

Amici Mostri su TMC, esempio di buona televisione anni ’90. Con Mauro Serio (Inquinetor), Massimo Sangermano (Bissness) ed una giovanissima Alessia Marcuzzi.

Spesso accade che i ricordi del tempo che fu ci giochino brutti scherzi, colorando il passato di tonalit… ingannevoli. A parlare, in certe occasioni, Š pi— il cuore che la ragione, con la nostalgia che ci s’aggroviglia addosso e non se ne va pi—. Comprensibile, dunque, una certa indulgenza verso i programmi tv della nostra infanzia o adolescenza: si tende a considerarli migliori, sempre e comunque – anche quando, magari, non Š del tutto vero.

Tuttavia, osservando certe allucinanti proposte contemporanee, mi domando se chi fa tv oggi abbia la stessa preparazione rispetto a coloro che la facevano – per dire – vent’anni fa. In diversi casi, ahinoi, la risposta pare essere “NO”.

L’altra sera, girovagando per il web, mi sono imbattuto nella sigla di Amici Mostri, indimenticato (da me) programma per ragazzi in onda su TMC (ora La7) nei primi anni ’90. Una trasmissione ludico-educativa che oggigiorno pu• apparire paleolitica, ma che ai tempi riscosse un notevole successo.

Suppongo piacesse per una ragione piuttosto semplice: sapeva intrattenere in modo pulito e garbato, senza ipocrisie. Ed il motivo per cui sapeva farlo, a mio avviso, risiede nella competenza dei protagonisti. C’era un gran lavoro dietro a quei programmi, e si vedeva. Grande attenzione e grande cura dei dettagli. C’era gente che studiava parecchio e che poteva permettersi addirittura d’improvvisare, mantenendo un livello qualitativo decisamente alto. In una parola, dei professionisti.

Osservate questo breve sketch tra Mauro Serio (il malefico Inquinetor) e Massimo Sangermano (lo squilibrato assistente Bissness). Valutatene i tempi comici, le pause, la gestualit…. *Sembra* una infantile scemenza, ma non Š cos. Per arrivare a quel livello di naturalezza e spontaneit… ci vogliono una grande preparazione ed un bel po’ di talento. Una scenetta come questa, secondo me, s’avvicina parecchio al teatro. Ci pensate? Una recitazione di livello professionale per ci• che, tutto sommato, era “solo” di uno show per bambini (che poi non Š cos, Š proprio ai bambini che dovremmo dedicare pi— attenzione… discorso lungo).

Vedo i programmi di adesso, quelli per i cosiddetti “adulti” in cui i picchi di sesquipedale incompetenza e nauseante pressapochismo sono all’ordine del giorno, e diobono mi vien la depressione. Qualcosa vorr… pur dire.

S, so cosa state pensando. “Ehi, ma quella… quella Š… ma Š lei?!?“. S, Š Alessia Marcuzzi. Agli esordi. Alcuni paiono non ricordarsene, ma ha iniziato pi— o meno cos, lavorando affianco ai mostri. Pensandoci bene, lo fa anche oggi.

P.S. = Non so voi, ma io – molto semplicemente – adoravo Bissness. Ricordo che, all’epoca, la sua comicit… non-sense mi aveva conquistato. Ero arrivato ad imitarne la pronuncia blesa e gli sconclusionati gesti (l’abbraccio terrorizzato, l’aggiustarsi i capelli bagnando la mano sulla punta della lingua). Mi faceva spanciare dalle risate. E vi dir•: se lo riguardo, mi fa ridere tuttora. OVO PUVO!

Scritto da Style24.it Unit

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