Vibratore: origine e legame con l’isteria

Il vibratore è un sex toys molto usato. Anticamente, però, era usato per motivazioni differenti, come per curare l'isteria e altre malattie.

Il vibratore è uno dei sex toys più utilizzati al mondo. Ma qual è la sua origine e la sua storia? Si stima che vi siano dei benefici derivanti dal suo uso. E’ possibile, ad esempio, usarlo per curare malattie come l’isteria.

Qual è l’origine del vibratore

Per conoscere l‘origine del vibratore si deve tornare al 1734, in Francia. E’ qui è che è nato il primo oggetto vibrante per la stimolazione genitale femminile, chiamato tremoussoir. Serviva, come vedremo meglio successivamente, per curare l’isteria e non solo.

Ufficialmente, però, possiamo dire che il vibratore è nato nel 1860, grazie al fisico statunitense George Herbert Taylor.

E’ lui che ha creato il cosiddetto manipulator, un lettino con una sfera centrale vibrante sulla zona pelvica. Questo funzionata grazie ad un meccanismo azionato da una macchina a vapore.

La sua invenzione sarà poi perfezionata nel 1880 da Joseph Mortimer Granville, che creò il primo vibratore elettromeccanico. Quello a batteria, invece, è nato nel 1899.

La storia del vibratore

La storia del vibratore è, quindi, molto più recente rispetto a quella del comune dildo che, invece, sembra essere stato inventato già nell’antica Grecia. I vibratori diventano, però, destinati alla sola sfera sessuale soltanto negli anni 20 o 30 del 1900.

Sono, poi, riabilitati dopo il 1968 come simbolo emblematico dell’avvenuta emancipazione sessuale femminile. Nel 1998, inoltre, è nato il vibratore rabbit, conosciutissimo dalle donne che amano vedere Sex and the City. Sex toy molto amato dalle protagoniste del telefilm ed in seguito anche dalle sue telespettatrici.

Con l’avvento dell’industria pornografia, questo oggetto ha avuto sempre più successo, fino a raggiungere l’apice nei giorni nostri. Si stima che, addirittura, nel novembre 2005 negli Stati Uniti, ben 1l 46% delle donne possedesse un vibratore.

A distanza di più di 10 anni, i numeri non possono essere che aumentati. Anche l’Italia non ha fatto eccezioni, anche grazie alla crescita costante del mercato e-commerce. Un mercato in continua e sempre più veloce crescita.

Vibratore per curare l’isteria

Abbiamo visto come, almeno inizialmente, il primo oggetto vibrante per la stimolazione genitale femminile, il sopracitato tramoussoir appunto, sia stato inventato per curare l’isteria.

L’isteria è una malattia che è stata scoperta nell’Ottocento in ambito psichiatrico e indica una tipologia di attacchi nevrotici molto intensi. In genere, di isteria soffrivano più che altro le donne. Il nome, infatti, viene dal greco Hystera, che significa appunto utero.

Le malattie come l’insonnia, ma anche la ritenzione idrica, la nevrosi e la mancanza di appetito, in antichità, si stimava potessero essere riconducibili ad un malfunzionamento dell’utero.

Si poteva curare il malfunzionamento con un incremento dell’attività sessuale, oppure con la pratica dei massaggi pelvici. In alternativa, con il nuovo oggetto inventato: il vibratore.

Benefici del vibratore

I benefici che derivano dall’uso del vibratore sono molteplici. Non riguardano, infatti, soltanto il piacere sessuale. L’uso del vibratore può essere utile anche per curare delle patologia, come l’anorgasmia, i disturbi del desiderio sessuale e non solo.

I benefici derivano anche da problemi secondari relativi alle conseguenze dell’approccio terapeutico scelto per combattere il cancro.

Negli anni passati c’era un vero e proprio tabù in merito all’uso di tali tipi di accessori per provocare piacere sessuale. Oggi, invece, le cose sono cambiate e, a partire dagli anni ’50 si è assistito ad un vero e proprio boom commerciale. Addirittura, oggi dei modelli sono acquistabili in farmacia, oltre ai classici sexy shop e su internet. Un’evoluzione di una certa portata dunque.

I benefici del vibratore sono stati proprio studiati scientificamente. Uno studio condotto su un campione di 3800 donne, di età variabile tra i 18 e i 68 anni, ha evidenziato intanto lo stato di salute delle volontarie attraverso un questionario, per poi correlare allo stesso l’uso di vibratori o sex toys, analizzandone così i benefici.

Ben il 52% delle donne ha detto di usufruire di un vibratore nel privato. E’ stato dimostrato che coloro che ne facevano uso regolare avevano una sessualità ben più giovane in media di un anno.

Ciò dipende dalla produzione di impulsi e di frequenze variabili che sono state prese in considerazione.

Queste sono state in grado di aumentare l’eccitazione e di contrastare la mancanza di orgasmo da parte delle donne, anche in coloro che non avevano più stimoli sessuali, a causa delle problematiche relative al sottoporsi a chemioterapia o radioterapia.

I benefici derivanti dall’uso del vibratore riguardano anche il miglioramento della qualità della vita sessuale da parte della donna, soprattutto se già in coppia. Sono molte anche le coppie che decidono di utilizzarli assieme, per provocare piacere reciproco e realizzare qualche preliminare differente, prima di un rapporto sessuale completo oppure no.

Scritto da Erika Vettori

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