Sanremo patriottico? Fratelli d’Italia, abbiamo salvato il Festival dalla morte!

Quando la Madre Patria chiama…Ovvero: ecco perchè Sanremo 2009 è stato un evento patriottico.

L'auto celebrazione aziendale officiata ieri sera a Porta a Porta dal Cardinale Bruno Vespa , ha tumulato nelle teche Rai la edizione numero 59 del Festival.

Il promotional talk non era ovviamente l'occasione migliore per analizzare Sanremo. Per maggiore precisione, era la peggiore.

Eppure, gli ospiti autoreferenziali del sacro salotto di Rai Uno mi hanno confermato la chiave di lettura credo più valida del successo del Festival di Bonolis.

E' la seguente.

Fatti salvi i meriti del presentatore, ampiamente elogiati anche qui , il vero propellente dell'auditel è stato l'aut aut garibaldino di Del Noce: "Qui si fa Sanremo o si muore".

Il direttore di rete lo ha ripetuto in vari modi prima e durante la rassegna: "Se non va bene quest'anno, Sanremo non si farà più".

Come rimanere insensibili al richiamo patriottico?

L'appello all'unità nazionale per salvare la rassegna ha responsabilizzato il pubblico. Ognuno di noi si è detto, tacitando preventivamente i sensi di colpa: "Guardo Sanremo, altrimenti lo uccido!".

E cosi è andata in onda la kermesse più integralista e patriottica della storia.

Per cinque sere siamo diventati Fratelli d'Italia, uniti negli ascolti e coesi nelle critiche favorevoli allo scopo di attuare la nostra missione salvifica.

Bonolis (che rimane in ogni caso davvero bravissimo e innovatore!) consapevole che l'aut aut ormai non è riciclabile, fa sapere che torna fra qualche edizione e che l'anno prossimo lascia la patata bollente a qualcun altro.

E per il successore, saranno cazzi.

Solo ed esclusivamente suoi: il popolo della padania, del sud, delle isole e dei faraglioni ha già dato tutto il suo oro alla nobile causa patriottica!

Scritto da Style24.it Unit

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