La miniserie prosegue ininterrotta il suo cammino televisivo
Ritorna questa sera su Canale 5, incurante delle critiche ricevute al suo esordio, la fiction Pupetta, il coraggio e la passione, che racconta – in modo molto romanzato, sia messo agli atti – la vita e le opere (delittuose) di Assunta Maresca.
Mediaset ha deciso quindi di proseguire la programmazione della miniserie in quattro puntate con Manuela Arcuri, nonostante il primo episodio fosse stato flagellato da feroci critiche che avevano sottolineato non solo la scarsa qualità dell’opera (quasi la norma per la serialità italiana) ma anche la liceità morale dell’intera operazione.
Qualche giorno fa è stato il turno dell’Aiart, l’associazione degli spettatori cattolici che già aveva accusato di eccessiva violenze Il trono di spade. Il comunicato stampa relativo ha decisamente messo in dubbio l’opportunità della produzione della Aresfilm, già responsabile di perle come Il peccato e la vergogna e L’onore e il rispetto:
“Questa rappresentazione della vita di Pupetta Maresca è un inno alla camorra. La scenografia, che la pessima fiction di Canale 5 non vuole, non sa e non può riprodurre, è quella di un quarantennio di camorra e potere a Napoli. Dalla camorra che sapeva di guapperia e campagna, pizzo sul prezzo delle patate e coltelli, a quella degli scafi blu e del contrabbando di bionde, fino a Cutolo. Don Raffaele, il professore, e la guerra che per tutti gli anni ’80 del secolo passato ha insanguinato la Campania. Ecco, la storia di Pupetta è tutto questo, la storia che ha ucciso Napoli. Il volto immobile e inespressivo di Manuela Arcuri, le scenografie da cartolina e i dialoghi da telenovelas sudamericana non riusciranno mai a rappresentare questa tragedia.”
In questa seconda puntata Michele viene risparmiato grazie all’intercessione di Don Gaetano Palumbo, che convince Vitiello a non ucciderlo. Nel frattempo Pupetta, dopo essere fuggita da un festino a Roma, ritorna a Napoli nascondesi in un furgoncino che trasporta frutta: a guidarlo è proprio l’amato Michele, che però sta intrattenendo una relazione con la viziosa Fatima. Pupetta allora decide di iscriversi a un concorso di bellezza, vincendolo, per far ingelosire il giovine, il quale viene nominato erede legittimo da Don Palumbo.
