Point Break – Punto di Rottura: spiegazione del finale

Point Break - Punto di Rottura è un film del 1991, diretto da Kathryn Bigelow, con Patrick Swayze e Keanu Reeves.

Point Break – Punto di Rottura è un film del 1991, diretto da Kathryn Bigelow, con Patrick Swayze e Keanu Reeves, di grande successo. James Cameron, produttore, ha deciso di spiegare il finale del film.

Point Break – Punto di Rottura, il finale: la spiegazione di James Cameron

Point Break – Punto di Rottura è un film del 1991, diretto da Kathryn Bigelow, con Patrick Swayze e Keanu Reeves, che nel corso degli anni è diventato un vero e proprio cult. James Cameron, produttore della pellicola, ha svelato qualche dettaglio in più sul finale del film, rivelando che Bodhi si suicida. Nel film Keanu Reeves interpreta il ruolo di Johnny Utah, un giovane agente dell’FBI che riceve l’incarico di risolvere un caso che riguarda alcune rapine a banche compiute da una banda di criminali che indossano le maschere di alcuni presidenti degli Stati Uniti. Johnny Utah, in questo incarico, viene affiancato da un agente senior, che deve aiutarlo nella complessa indagine. Tutti gli indizi che trovano, però, portano ad una spiaggia frequentata da surfisti. L’agente è deciso ad infiltrarsi nella comunità di surfisti per riuscire ad ottenere tutte le informazioni sulla banda di criminali ed inizia ad imparare a surfare con l’aiuto dell’amico Bodhi, che è interpretato da Patrick Swayze. Utah è sempre più vicino alla gang di rapinatori di banche, ma si innamora di Tyler, una giovane surfista che è stata interpretata da Lori Petty. Durante questo suo lavoro sotto copertura, l’agente si ritrova a dover scegliere tra il suo dovere e la sua carriera nell’FBI e la sua amicizia con Bodhi e l’amore che prova per Tyler. Alla fine Johnny Utah decide di cavalcare l’onda che lo porterà direttamente alla gang di rapinatori, arrivando a scoprire l’identità del loro capo e riuscendo a mettere fine alla loro attività criminale.

Point Break – Punto di Rottura: la spiegazione del finale

Nella scena finale del film, che si svolge in Australia un anno dopo gli eventi che sono stati raccontati, Johnny Utah riesce a trovare Bodhi. Il surfista si trova lì per cavalcare le onde nella “tempesta del cinquantennio”. Johnny, però, ha una missione diversa, ovvero quella di catturare anche lui. Dopo uno scontro Bodhi finisce in manette, ma implora Utah di lasciarlo andare, perché non riuscirebbe mai a sopravvivere in una gabbia. L’agente dell’FBI decide di lasciarlo andare e gli permette di realizzare il suo ultimo sogno, ovvero quello di cavalcare l’onda più grande e pericolosa che abbia mai affrontato nella sua vita. La scena si conclude con le immagini di Bodhi che si lancia sulla gigantesca onda, ma viene travolto dalla sua potenza. James Cameron ha spiegato che in realtà quello di Bodhi è un suicidio. Il produttore del film ha voluto chiarire ai fan che in realtà non è stata l’onda a travolgere il personaggio interpretato da Patrick Swayze, ma è stato proprio lui a lasciarsi andare, scegliendo la morte piuttosto che un arresto. Un dettaglio del film che aiuta a comprenderne meglio il finale, che non era chiaro a tutti.

Scritto da Chiara Nava

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