Padre Georg pensi al Papa e non tocchi la satira

Le interferenze sono sempre fastidiose, specie quando riguardano la libertà d'espressione. Berlusconi ha già dato ampio esempio con Luttazzi, non vorremmo che ora ci si mettesse anche il segretario personale del Pontefice, don Georg Genswein.
La satira – quando non supera i limiti, come del resto è successo nel caso di Crozza e di Fiorello – deve poter agire nella massima libertà. La satira è dissacrante, scorretta, altrimenti è solo innocua comicità alla Zelig.
In Italia Ezio Greggio pensa di fare satira a Striscia la Notizia – forse perchè Ricci così gli ha insegnato – ma in realtà quella è solo comicità da mentecatti.
La satira punge, dà fastidio, fa riflettere, destabilizza: in Italia praticamente non esiste.
Continuino pure Crozza e Fiorello nell'imitazione del Papa e del segretario, ma la trasformino in vera satira, magari inasprendo i toni.
E la Santa Sede non si azzardi ad intervenire; sembra infatti che il programma di Fiorello, previsto per domenica prossima (la notizia si era diffusa ieri), ora potrebbe saltare.

Scritto da Style24.it Unit

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