Mondiali 2018: la grande lezione di vita del Maestro Tabarez

Oscar Tabarez, allenatore dell'Uruguay, è il più anziano allenatore presente negli stadi dei mondiali di Russia, ed è l'eroe di questa competizione.

Non tutti gli eroi del calcio sono giovani, atletici e in forma: Oscar Washington Tabarez è la prova vivente che l’importante per diventare una leggenda vivente del calcio mondiale sono la passione e la dedizione alla propria nazionale.

Lui è l’allenatore dell’Uruguay, che batte il Portogallo, manda a casa Cristiano Ronaldo e conquista i tifosi di tutto il mondo con la sua andatura claudicante.

Tabarez, l’allenatore senza paura

Oscar Washington Tabarez arriva a bordo campo sulla sedia a rotelle oppure appoggiandosi a una stampella. Affetto da una grave malattia neurodegenerativa, l’allenatore dell’Uruguay che ormai è universalmente conosciuto come Maestro Tabarez, è riuscito a condurre alla vittoria i suoi undici giocatori senza farsi nemmeno impensierire (almeno così dice lui) dalla selecao che avrebbe schierato Cristiano Ronaldo tra le proprie punte. E il Maestro Tabarez ha avuto ragione a non preoccuparsi: l’Uruguay ha passato il turno, i Portoghesi tornano a casa.

Dopo la vittoria sui social si sono moltiplicati a dismisura i post di tifosi di tutto il mondo che hanno espresso ammirazione e stima per l’allenatore uruguayano, diventato nel giro di pochissimo tempo un vero e proprio simbolo del mondiale di Russia.

A Balalaika si parla di Tabarez

Anche Balalaika si è parlato di Tabarez: prima della chiusura del suo primo ciclo, Balalaika non ha avuto ascolti eccezionali ma gli autori e i conduttori della trasmissione cominciano evidentemente a capire quali siano gli argomenti da toccare per raggiungere il cuore degli spettatori.

Proprio a Balalaika è stata detta una frase che illustra in maniera perfetta il rapporto che si è instaurato tra mister Tabarez e gli undici giocatori che ha portato al mondiale di Russia: i giocatori di Tavarez si butterebbero nel fuoco per lui, ed è la pura verità.

Addirittura Ivan Zazzaroni ha twittato dal proprio profilo ufficiale un paio di righe per celebrare l’allenatore che ha fatto la storia, portando l’Uruguay ai quarti di finale:

L’andatura claudicante di Tabarez, che dopo il secondo gol di Cavani si dirige verso il campo ha qualcosa di poetica: il calcio è vita ed è più forte della malattia.

Chi è Oscar Washington Tabarez

Lo chiamano “il Maestro” non soltanto perché con la sua vita e con il suo esempio ha insegnato a milioni e milioni di tifosi la verità del calcio, ma anche perché prima di essere allenatore di calcio, è stato davvero un insegnante. Passato poi a praticare il calcio da professionista è stato difensore e quindi allenatore di una lunghissima serie di club uruguayani, fino a sedere sulla panchina della nazionale.

Oggi ha 71 anni e guida la nazionale per la prima volta nel 1988. Nel 1990 allena la nazionale che partecipò ai Mondiali di Italia Novanta e la sua squadra venne sconfitta proprio dall’Italia agli ottavi di finale.

Mister Tabarez è affetto dalla sindrome di Guillamme Barré, che conduce in genere molto rapidamente dalla perdita dell’uso delle gambe a quella dell’uso delle braccia. A volte (ma si tratta di una piccola percentuale di pazienti) chi soffre di questa patologia ha serie difficoltà a respirare e deglutire, quindi prima o poi necessità di essere intubato per continuare a respirare e a nutrirsi.

Scritto da Olga Luce

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