Madonna: in difesa dei gay, uomini malati secondo La Russa

All’indomani della legge omofoba “anti propaganda gay” promulgata a San Pietroburgo la pop star dice la sua su Facebook. Intanto da noi un altro esmpio di politica illuminata…

Esiste gente che non sa darsi pace e continua, imperterrita, a condurre battaglie dannosissime, oltre che del tutto inutili, in un mondo che in modo sempre più veloce e preoccupante va fuori dalla propria orbita.

Vi sarebbero milioni di giuste cause delle quali divenire condottieri valorosi (e grazie al cielo esemplari di tale tipologia ancora esistono), ma troppo spesso la cosa non avviene e gli animali si contorcono e perdono energie in direzioni oggettivamente pericolose e insensate.

L’omosessualità non è una malattia, non è un peccato, non può essere una discriminante. Perché continuare a sostenerlo?

Qualche giorno fa a San Pietroburgo, città natale di Putin, è stata approvata una legge contro la propaganda gay. Firmata dallo stesso presidente, uomo della peggior specie, dal governatore Poltavchenko e da numerosi ex ufficiali del KGB, il provvedimento mette al bando ogni atto, messaggio, libro, organizzazione ed evento che possa alludere all’omosessualità e instillare ai minori “la falsa percezione che relazioni tradizionali e non tradizionali siano socialmente equivalenti”.

All’indomani dell’approvazione di questa legge omofoba e liberticida, un folto gruppo di giornalisti russi ha chiesto a grandi compagnie come Mercedes-Benz e Pepsi di boicottare la città.

La stessa richiesta è stata fatta a Madonna, che a San Pietroburgo si esibirà il prossimo 9 agosto. Pronta e incisiva la risposta della pop star sulla sua pagina Facebook:

Lotto per la libertà. Il mio show, le mie canzoni, il mio lavoro e la mia arte, sono tutti per la libertà di espressione. Libertà di scegliere, di parlare e di agire. Sempre con umanità e compassione. Verrò a San Pietroburgo per parlare in favore della comunità gay e dare sostegno e ispirazione a chiunque si senta oppresso. Non scappo via dalle avversità. Parlerò durante il mio show di questa ridicola atrocità.

Ma ogni paese ha il suo male (in primis quello di avere rappresentanti incapaci di guardare ai veri problemi della società) e in Italia abbiamo i nostri. A certa bieca ignoranza la nostra classe dirigente ci ha abituati da tempo, illuminando le nostre giornate con affermazioni e atti privi di intelligenza.

Questa volta a regalarci qualche perla di saggezza sull’argomento omosessualità è stato Romano La Russa, assessore alla Regione Lombardia, e fratello del più illustre divulgatore di atrocità Ignazio La Russa.

Ai microfoni della Zanzara, programma di Radio 24, il politico, indagato per finanziamento illecito ai partiti, ha dichiarato:

“Nella maggior parte dei casi i gay sono malati ed è una malattia da cui si può uscire e si può essere curati. Tra gli omosessuali c’è il depravato e chi è affetto da questa malattia, è una tesi che non mi va di escludere. Però si può guarire: si deve essere fortunati, grazie ai medici, agli psicologi, incontrare una donna giusta, avere una famiglia che ti segue […]Due omosessuali che si baciano per strada mi danno fastidio, lo facciano a casa loro. Ragazzi io sono fatto all’antica, che volete fare… Molti gay lo fanno per esternare e far vedere che sono superiori, che sono dalla parte della ragione e noi poveri eterosessuali siamo di una razza inferiore. Ma non è così”.

Hai ragione Romano, non è così: chi dice tali idiozie è sicuramente inferiore. 

L’INTERVISTA A ROMANO LA RUSSA


Scritto da Style24.it Unit

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