L’incredibile storia dell’abito rosa di Marilyn Monroe

Marilyn Monroe è immortale e come lei è immortale il suo stile: impossibile dimenticare l'abito rosa shocking del 1953 realizzato dal grande Travilla

Ci sono colori che diventano simboli e ci sono abiti che diventano icone, oltre che persone. Diamonds Are a Girl’s Best Friend – cantava la sola e unica Marilyn Monroe in Gli uomini preferiscono le bionde e a distanza di ben 69 anni quell’immagine, così nitida e speciale, continua a rivivere nelle menti di chiunque.

Quell’abito senza spalline rosa shocking ha una storia tutta sua, che merita di essere raccontata.

L’abito rosa di Marilyn Monroe: sensuale e immortale

L’abito rosa shocking che la meravigliosa Marilyn Monroe indossa nella famosissima scena del film Gli uomini preferiscono le bionde (1953), quella in cui scende le scale, perfetta e con una luce divina puntata sull’intera silhouette, è un pezzo di storia e di cultura generale difficile da dimenticare.

L’abito in questione arriva direttamente dalle mani di William Travilla, il costumista che cominciò a collaborare con l’attrice grazie alla pellicola La tua bocca brucia (1952) fino a rimanere con lei per otto film. L’abito, interamente di raso, è privo di spalline e porta a lato un enorme fiocco, un sottile cinturino in vita e un elegantissimo paio di guanti di raso rosa lunghi e sensuali. Ad aggiungere eleganza e femminilità all’abito non potevano mancare i gioielli, tanto per essere giustamente coerenti con la scena del film.

Per chi non lo sapesse, Travilla inizialmente aveva pensato a un outfit completamente diverso per la scena cult del film; il costumista, infatti, avrebbe voluto vestire Marilyn Monroe con un body, un paio di calze a rete e lunghissimi guanti neri di raso. A causa dei numerosi scandali sulle foto abbastanza osè dell’attrice, però, portarono Travilla a una virata di stile, scegliendo infine quello che ancora oggi, nel 2022, è uno degli abiti più iconici della storia del cinema internazionale.

L’iconico abito è stato venduto all’asta l’11 giugno 2010 a un prezzo record: 260 mila dollari. Tuttavia, come spesso accade quando si tratta di aste, vendite e tanto denaro, sono nate numerose polemiche sull’originalità dell’abito, rovinato già pochi anni dopo le riprese del film. Inoltre, ad aggiungere dubbi alla questione, pare che il vestito messo all’asta non fosse dotato della struttura in feltro necessaria a tenerlo in forma durante tutte le riprese.

Polemiche o non polemiche, l’abito rosa di Marilyn Monroe ha fatto la storia del cinema e della moda, ispirando icone della musica (si pensi a Madonna in Material Girl) e continuando a ispirare intere generazioni.

Il rosa da sempre conquista e sempre conquisterà; non importa il passare del tempo, l’evolversi del fashion world (che anzi, lo rende protagonista di intere collezioni, vedi Valentino) e tutti i cambiamenti che possono avvenire in una società sempre più frenetica; il rosa shocking continuerà ad avere il successo che gli spetta e, forse, un ringraziamento va proprio alla diva Monroe.

Ci sono storie che diventano immortali, abiti che una volta entrati nell’immaginario collettivo difficilmente si dissolveranno come nebbia: è impossibile, come è impossibile dimenticare la grandezza dell’icona che è stata Marilyn Monroe, con la sua bellezza angelica, il suo taglio di capelli biondo platino e quella sensualità divenuta simbolo di femminilità per eccellenza.

Un abito, un colore, una storia, un mondo intero: Marilyn Monroe per sempre sarà.

Scritto da Marta Mancosu

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