La Claudia Mori furiosa, le suore di clausura e le donne nude in tv: sì, il dibattito sì!

Nonostante la tv tenda immancabilmente a parlare di se stessa – trasmissioni che discutono di altre trasmissioni e personaggi dello spettacolo che si invitano a vicenda nei loro programmi – raramente riesce a fermarsi a riflettere su come è, cosa fa e quali messaggi trasmette al pubblico.

Quando ci prova è giusto per fare spettacolo e autoassolversi, quasi mai per analizzare seriamente i contenuti e i valori che veicola. Prendete il tema della mercificazione del corpo della donna: quante centinaia di volte se n'è dibattuto nei talk show? E quante volte però la discussione si è rivelata un puro pretesto per riproporre al pubblico vagonate di culi e tette?

L'altro giorno alla Vita in diretta si poteva assistere all'ennesimo esempio del genere: Sposini parlava di nudo in tv e, tra le solite immagini di ragazze in mutande che si alternavano sullo schermo, gli ospiti invitati a dibattere sul tema erano, udite udite, due ex concorrenti del reality La pupa e il secchione e la valletta Antonella Mosetti. In collegamento esterno Marco Palmisano, presidente del Club Santa Chiara – una specie di Moige – che l'agosto scorso ha organizzato una preghiera collettiva delle suore di clausura contro il disordine morale creato dal piccolo schermo. Insomma, non dico che l'ospite sia stato invitato con l'intento di ridicolizzare le sue posizioni, ma quasi.

Il punto è che la tv italiana si considera eterna e immutabile e vive con malcelata insofferenza, se non proprio con arrogante sberleffo, le critiche che le piovono addosso, considerate ora anacronistici predicozzi di qualche bacchettone, ora snobismi di intellettuali radicali fuori dal mondo.

Se questo è il contesto non ci si può stupire che la recente protesta di Claudia Mori contro gli autori del suo programma, che con la solita ironia greve tipica della televisione avevano accostato una sua foto degli anni 80 con un buffo fotogramma della diretta (vedi foto), sia stata totalmente incompresa dai colleghi del piccolo schermo, se non proprio sbeffeggiata.

Temo che una reazione simile l'abbia avuta anche buona parte del pubblico, educato da decenni all'ortodossia della tv commerciale che in video – per quanto riguarda l'altra metà del cielo, come ama dire il nostro premier – comanda che ci siano solo sventolone con le tette sode (magari rifatte).

Se una ha superato la cinquantina (o la quarantina) le possibilità per rimanere in tv si riducono a tre: o si fa ricostruire interamente da un chirurgo plastico per assomigliare alla brutta copia di una ventenne, o è un personaggio eccentrico e folcloristico come Mara Maionchi o altrimenti, se è una normale signora di 65 anni, deve intanto ringraziare di esserci e poi accettare di buon grado di farsi mettere alla berlina di fronte al pubblico.

Purtroppo la situazione appare quella tipica del cane che si morde la coda, nel senso che avendo forgiato i gusti del pubblico in questo modo diventa difficile cambiare. Tornando a X Factor, non è difficile prevedere che se al posto di Claudia Mori arrivasse una signorina più giovane di trent'anni, più magra e spogliata, gli ascolti se ne gioverebbero, completamente a prescindere dalla competenza musicale della nuova arrivata.

Scritto da Style24.it Unit

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