Chi era Grace O’Malley: vita della rivoluzionaria pirata irlandese

La biografia della rivoluzionaria pirata irlandese, protagonista della storia del suo paese nel sedicesimo secolo e oggi figura delle leggende locali.

Conosciuta tradizionalmente come la Regina del mare di Connemara, è stata una rivoluzionaria pirata irlandese. Ecco chi era Grace O’Malley, donna avventurosa, protagonista femminile della storia d’Irlanda del sedicesimo secolo.

Grace O’Malley: chi era?

Tra le donne di successo che hanno caratterizzato gli scorsi secoli è sicuramente da citare anche Grace O’Malley, originaria dell’Irlanda e vissuta nel 1500. O’Malley, nacque presumibilmente nel 1530 nella provincia irlandese di Connacht, al tempo in cui sul trono d’Inghilterra sedeva Enrico VIII. Era figlia del capo del clan degli O’Malley, che avevano il controllo del territorio locale. La leggenda narra che per seguire il padre in un’operazione commerciale in Spagna si tagliò tutti i capelli, dopo che egli le disse che non sarebbe potuta partire con lui in quanto la chioma si sarebbe impigliata nelle corde della nave. Questo episodio le valse il soprannome di Grainne Mhaol, che in gaelico significa calvo.

Appena 16enne, nel 1546, si sposò con Donal an Chogaidh O’Flaherty, con il quale ebbe tre figli, due maschi e una femmina. Dopo la morte in battaglia del marito, recuperò il maniero di Joyces, che fu suo e stabilì la dimora familiare nel castello di Clare Island.

Dopo poco la O’Malley si sposò per la seconda volta con il proprietario del castello di Rockfllet Richard-un-Iarainn Burke, dal quale ebbe un altro figlio. In osservanza della legge bretone i sue rimasero insieme per un anno e quando l’anno scadde la pirata divorziò dal consorte, rimanendo però sempre uniti. Grace O’Malley, da vera pirata, iniziò un’attività rivoluzionaria contro la corona inglese e proprio per questo ebbe anche un incontro con la regina Elisabetta I Tudor. Grace O’Malley morì nel 1603 a Rockfeet Castle.

L’incontro con Elisabetta I

Nel corso degli anni, il potere che la regina Elisabetta I, donna tutta d’un pezzo e vera eroina della sua epoca, aveva in Irlanda aumentò, a discapito della potenza degli O’Malley. Nel 1593 due figli di Grace furono catturati e imprigionati da un governatore inglese e per liberarli, la O’Malley andò in Inghilterra per discutere con la reggente.

Le due donne, durante l’incontro, giunsero a un accordo secondo cui la regina autorizzava il rilascio dei figli di Grace e quest’ultima si impegnava a far cessare le ribellioni irlandesi e gli atti di pirateria contro la flotta britannica. Un particolare interessante della discussione fu che si svolse in latino, in quanto l’una non conosceva la lingua dell’altra e viceversa.

Alcuni riportano anche che O’Malley avesse starnutito, e che quindi una dama le avesse porto un fazzoletto ricamato. Si soffiò il naso, ma, subito dopo averlo fatto, lo gettò tra le fiamme di un vicino caminetto. Di fronte alla corte sconcertata Elisabetta I disse che in Inghilterra era buon uso infilare il fazzoletto usato nella manica, ma O’Malley rispose che in Irlanda erano disapprovate le persone così trascurate da tenere della stoffa sporca sulla propria persona.

Una volta che Grace tornò in Irlanda sembrò che l’incontro avesse avuto buon esito. Tuttavia le richieste che la O’Malley aveva formulato alla regina non vennero prese in considerazione e fu così che la irlandese ricominciò a supportare le rivolte dei nobili irlandesi e a dedicarsi nuovamente alla pirateria.

Scritto da Chiara Caporale

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