George Clooney gay, Nicholas Cage puzza, Ronaldo schiappa. Quanto sono acide le donne delle star!

In un divertente e garbato articolo apparso la settimana scorsa sul Corriere della Sera, Marina Terragni ripercorre alcune delle più note maldicenze rivolte ai sex symbol maschili più celebri della storia, messe in giro – guarda un po' – dalle loro compagne, fidanzate, mogli o più frequentemente ex (compagne, fidanzate, mogli).

Si parte con le recenti dichiarazioni di Sarah Larson, mollata di recente dallo scapolo d'oro Clooney, che sul suo ex fidanzato ha così commentato: «Bomba del sesso? Ma non scherziamo. È tutta una montatura. La sua prestanza ses­suale è poco superiore a quella di un impiegato di banca, una botta e via». Protestano tutti gli impiegati di banca machi del pianeta, e intanto il povero – si fa per dire – George se la deve vedere anche con le voci che lo vorrebbero omosessuale. Mah, chiederemo delucidazioni a Elisabetta Canalis.

Si prosegue poi con alcuni divertenti pettegolezzi storici: da Marlon Brando, definito dalla moglie Anna Kashfiun ipodotato per niente abile, a Rudy Valentino ribattezzato da Natascia Rimbova un piumino rosa cipria; da Clark Gable, che secondo Joan Crawford era molto meglio fuori dalla camera da letto che dentro, fino a Nicholas Cage – il quale a detta dell'ex morosa Jenna Jame­son «puzza come il sudore distillato di un barbone senzatetto» – e, niente di meno, al mitico presidente John Kennedy, definito dalla vedova (e cornutissima) Jackie come uno da pochi minuti e botta di sonno. Ultimo in ordine cronologico Ronaldo, liquidato così dalla bella Lara: «A letto non è un fe­nomeno come in campo».

La prima osservazione che verrebbe da fare è chi se ne frega, ma lascio perdere perché so che è una battaglia persa: ci sono milioni di persone malate di gossip che sembrano vivere solo per sapere chi si tromba chi. Io ho il sospetto che si tratti di una malattia neurodegenerativa – provate a leggere per qualche mese Chi o Novella 2000 e poi ditemi che fine fa il vostro QI, ma non disperiamo che sia possibile, un giorno, una guarigione di massa.

Quindi passiamo alla seconda osservazione, che riguarda la fonte di queste sferzanti battute sulla virilità degli uomini più famosi del mondo: le loro donne. Non so se siete d'accordo, ma in queste mordaci frasette ad effetto si nota o una forte invidia per i successi del compagno, o un irriducibile rancore per essere state mollate o entrambe le cose.

Invidia e rancore sono sentimenti umani e, seppur non troppo nobili, sono certamente comprensibili. Ma dovrebbero essere esercitati con una classe diversa, magari evitando commenti su dimensioni del pisello, odori, durata delle prestazioni, altrimenti la differenza tra uno scaricatore di porto e una gentildonna rischia di scomparire.

Ho sentito molti uomini parlare male delle loro ex donne, ed è qualcosa che mi dà sempre molto fastidio, ma sinceramente mai usando argomenti così bassi, riguardanti l'intimità, la femminilità e l'orientamento sessuale. Forse, per una volta, facciamo una figura migliore del gentil sesso.

Scritto da Style24.it Unit

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