La loro canzone "Wale (Tanto Wale)" è stata un'ottima candidata come tormentone dell'estate 2008: electropunk con un refrain semplice e efficace. Sono i dARI, il quartetto di Aosta che sta entrando rapidamente nel cuore delle ragazzine (ne aveva parlato già ad aprile Festival).
"Io sono Dari e di interexxante ho quasi zero o niente ho giocato con il PC ed è uscito questo con la chitarra ho fatto rumore cercando di non disturbare… ho usato la mia woce che tra l'altro poi detesto… per dirti in un secondo come sento il mondo… per dirti tre cose wiste anzi meglio x dirti Dari non esiste…."
Ieri erano alla Feltrinelli di Piazza Piemonte, per un breve showcase e una lunghissima session di autografi per accontentare tutte le numerose fan (urlanti) presenti. Visibilmente stanchi viste le fatiche degli ultimi giorni come l'MTV Day hanno dispensato foto e autografi a tutti.
Il loro disco d'esordio, "Sottovuoto Generazionale", è in tutti i negozi dal 12 settembre: tra le influenze David Bowie, Bluvertigo, Depeche Mode e anni 80.
I dARI sono molto attivi su web: hanno un canale Youtube (darichannel), un Myspace, un sito ufficiale e molti forum in cui si parla di loro.
I loro marchi di fabbrica sono l'uso di una grammatica tutta loro (la "W" al posto della "V" e le maiuscole invertite…scampata la "sindrome della k" fortunatamente) e i giochi di parole.
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con loro, durante le quali hanno regalato un saluto esclusivo per le fan
