Amanda e Raffaele assolti, condannati i “serial talker” dell’orrore

Meredith e Tv dell’Orrore: una piazza di selvaggi forcaioli vuole la morte civile per Amanda e Raffaele. Senza motivo. O, forse, perchè in tv “ridono troppo”…

La Giustizia mediata dalla Tv è uno show zoomato sullo sguardo di ghiaccio dell'”assassina”.

L’esito è una mostruosa folla di incivili e selvaggi che urla e pretende sulla piazza forcaiola di Perugia la pena massima (forse pure la sedia elettrica!) per due giovani nei confronti dei quali non c’è un solo straccio di prova.

“Si gioca con la vita delle persone come se fosse una competizione sportiva”, scrive giustamente Raffaele Sollecito a Remo Croci, un giornalista del programma di Rete 4 condotto da Salvo Sottile, Quarto Grado.

Una trasmissione fatta da esperti che valutano per anni i casi di Yara Gambirasio, Sarah Scazzi, Melania Rea e Salvatore Parolisi con cautela e competenza, certo.

Ma pur sempre un programma di quella tv “seriale” dell’orrore, come la chiama Aldo Grasso ribaltando il senso di “serial killer”, che contribuisce a portare gli ultras in piazza a tifare pro o contro le persone che rischiano di morire in una cella da innocenti, come fossero calciatori in mutande che inseguono un pallone.

P.S:

Questo post potrebbe sembrarvi moralista. Potrei ribattere che non lo è.

Se proprio insistete, per compensare mi unisco al coro giustizialista di Perugia, Giovanizzo e degli Iuesei.

Ho anch’io sete di Vendetta.

Arrestate tutta ‘sta gente che sputa sentenze su esseri umani di cui non sa nulla perchè “ho visto sorridere quella puttanella, non può essere che colpevole!”. Ma anche quelli che tifano a favore perchè Raffaele (o Amanda) “è del paese mio”.

E buttateli in una fogna.

Sì, così mi piaccio: sono anch’io un “serial talker” dell’orrore!

Scritto da Style24.it Unit

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