A osservare lo spettacolo di Lampedusa, con gli applausi al premier piazzista che promette premi Nobel e campi da golf, vien da pensare che bastino l’ingenuità e la credulità popolare italiana a garantire al sultano consensi e vittorie elettorali, ma il sultano stesso non deve pensarla a questo modo vista l’ennesima stretta sulla televisione pubblica.
La prima mossa, quella che voleva riproporre il blocco dei talk politici in periodo elettorale, è stata per ora neutralizzata da un sussulto di dignità del presidente Zavoli in Commissione di vigilanza, ma non è detto che la maggioranza non ci riprovi.
La seconda mossa prevede l’arrivo di Susanna Petruni – una specie di Minzolini in gonnella – alla guida del Tg2, dopo la partenza di Mario Orfeo, che fino ad oggi era riuscito a confezionare un telegiornale dignitoso, certo non particolarmente coraggioso ma almeno lontano dalle censure e della smaccate manipolazioni del notiziario del primo canale. Insomma, la tv sovietica questa volta è davvero dietro l’angolo, sarà meglio tenere gli occhi bene aperti.
(Nella foto: Susanna Petruni, fonte televisionando.it).