Teledicoio, l’Esperimento Milgram e la maleducazione sui blog

Sapete, Š strano. Uno gestisce un blog di critica televisiva, e lo fa pensando che l’arma dell’ironia sia quella pi— adatta. Se uno fa critica televisiva ed Š ironico, Š naturale che prenda in giro pi— o meno bonariamente quel che vede e sente in giro. A volte, per far sorridere, si deve calcare un pizzico la mano, esagerando alcuni aspetti e glissando su altri. Si sta mentendo? No. Si sta disegnando una caricatura – a volte mordace –  della realt…. Se quindi dico, ad esempio, che una cantante tira degli urletti fastidiosi, Š perchŠ magari ne ha tirati un paio. Ha inficiato al sua prova? No. E’ una povera scema? Neanche. Comprendo perfettamente i suoi sforzi, e so che non Š facile. Per• mi ha dato lo spunto per render pi— buffa una situazione in cui ci si prende molto sul serio.

E’ proprio questo prendersi molto sul serio nella vita che, secondo me, stona.
Il che mi porta alla questione “maleducazione sui blog“.

Avete una vaga idea di cosa significhi star qui e cercare argomenti nuovi ogni giorno? Alcuni tra voi, forse molti, sono blogger a loro volta, quindi certi atteggiamenti mi sorprendono ancora di pi—. E’ un argomento per certi versi affascinante: perchŠ si arriva ad insultare con questa facilit…? Ci si sente pi— “protetti” dietro uno schermo? Si Š perso l’equilibrio nei rapporti? E’ l’ennesima prova che l’Esperimento Milgram (pi— si Š distanti, pi— si fa del male senza remore) era esatto? (per inciso, dove lo trovate un altro blogger che vi cita en passant l’Esperimento Milgram?)

Se chi fa critica ed Š ironico tocca il programmino preferito, o il personaggio del cuore, ecco che si trascende. Si parte subito con l’offesa, l’insulto, con i vari “chi cazzo sei, sei un demente, evidentemente non sai di cosa parli, evidentemente non conosci questo, evidentemente sei un ignorante”.

Il che mi lascia perplesso. Un conto Š giocare, come sovente faccio io, un conto Š prenderla sul personale.
Alla trentesima volta, uno vince l’orsacchiotto e si becca la rispostina sarcastica (solitamente ho una gran pazienza e rispetto le differenze d’opinioni). La rispostina non andrebbe fatta, ed ovviamente facendola si sbaglia, ma pu• scappare quando si nota che il messaggio di fondo (si sta scherzando, maledizione! Fatevi una risata!) non viene compreso.
 
Ammetto i miei eventuali errori, non sono certo perfetto. Ma nemmeno chi commenta. Dal momento che sono umano quanto chi commenta, e non sono n‚ migliore n‚ peggiore di chi commenta, concedo rispetto ma vorrei rispetto. Che non significa applaudire acriticamente quel che scrivo, ma solo evitare di partire in quarta. Ditemi quel che pensate, io voglio leggervi; ma non con quell’aria da “tu-non-sai-un-cazzo“, diobono. Se sono qui, forse qualcosa so. E visto che scherzo, forse siamo vittime d’un equivoco.

Vorrei che ci• fosse estremamente chiaro per tutti. Mi vedete forse produrre post su Amici di Maria? No, perchŠ non lo conosco, ergo non ne parlo. Eppure farebbero un sacco di traffico. Ma ai mie lettori nulla frega di Ammmiscidimaria, ergo sorvolo. Parlo di quel che vedo, ed affronto in larga parte temi che *conosco*. Nei casi in cui non lo faccio, Š per presentarvi qualcosa che per me Š nuovo, e che potrebbe divertirvi (le Signore Extralarge, Beautiful Lab) (il caso di Project Runway Š sottilmente differente: mi prendo gli insulti perchŠ faccio notare l’eccessivit… fasulla dei reality… una cosa che, commentando da anni il GF, oso pensare di conoscere piuttosto bene).

Io scrivo scemenze calcolate per farvi ridere: speravo fosse lampante. Se vi sentite toccati, chiedo scusa, ma io qui ho il ruolo del giullare, non so se avete presente. Smascherare i difetti umani prendendoli in giro anche in modo caustico, e via discorrendo. Lo sapete voi, lo so io. Se non lo sapete, sappiatelo (cit).

Scritto da Style24.it Unit

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