Silvio Muccino uomo dell’anno, e perchŠ non del secolo?

E' vero, dopo il corso di dizione e le lezioni antipatatainbocca il giovincello Silvio Muccino sembra migliorare, ma da qui ad essere eletto il giovane italiano più promettente ne passa…
Ma analizziamo per bene come sono andate le cose. Il mensile Men's Health, diretto da Emanuele Farnati, ha chiesto a personaggi autorevoli del mondo del cinema, della politica e della tv di esprimersi su quale sarà il personaggio vincente del 2007. Purtroppo non sono a conoscenza dei nomi dei votanti, non sono abbonato a Men's Healthnota rivista per intellettuali e premi Nobel che annovera tra le firme prestigiose quella di Rita Levi Montalcini e gode di rubriche firmate dal redivivo Freud, che spiega come far contenta una donna in tre mosse – , ma sarei curioso di sapere chi sono le menti in questione. Urge gita all'Esselunga per sfogliare il mensile senza acquistarlo.

Le ragioni dell'elezione mucciniana comunque sono: oltre alle doti professionali, Muccino esercita un forte ascendente sul pubblico femminile, "conquistando mamme e figlie", ha affermato Barbara Palombelli. E te pareva. Se la mettiamo così allora anche Scamarcio potrebbe essere il personaggio vincente (infatti è secondo): ma anche Totti e Gattuso vestiti da Babbo Natale, oppure Toni che esulta con tanta classe nello spot Sky. No perchè quell' "oltre" vuol dire tante cose: oltre alle doti professionali per me vuol dire che alla fine il ruolo decisivo l'ha rivestito la bellezza.

Ma anche la giuria popolare ha dato del suo: i risultati del sondaggio commissionato da Men's Health ad Acqua Research (su un campione di giovani tra i 18 e i 35 anni) parlano chiaro: nella graduatoria relativa al cinema il 62,8% degli italiani vede proprio in Silvio Muccino il protagonista 2007. Seguono a notevole distanza, Riccardo Scamarcio con il 23,5% delle preferenze e il regista Fausto Brizzi con il 13,7%.

Suvvia, Muccino ha girato almeno due film, se non tre, nel ruolo di "impresentabile" – merito del fratello – trascorrendo la normale gavetta non in produzioni minori ma in film da botteghino, ha cambiato la propria immagine da sfigatello a rappresentante dell'alternativismo più fastidioso – quello, per intenderci, dell'io mi faccio le canne e vesto male per ribellione – ha trascorso gran parte del proprio tempo alle spalle di Muccino senior perchè nessun altro lo avrebbe mai cercato per un film, si è messo a studiare dizione a tre anni dal debutto. E' un altro dei miracolati, di quelli che per forza prima o poi riescono a recitare più o meno decentemente. Forse anch'io, dopo una sequela di film da 3 in pagella, potrei ottenere un misero 6 al quinto tentativo. E che dire poi di Muccino senior, Gabriele Muccino, quello che ora è negli Stati Uniti con Will Smith, proprio quello che non è citato nemmeno una volta nelle recensioni dei più grandi critici cinematografici americani, che vedono uno Smith da Oscar ma si dimenticano addirittura di nominare il regista italiano.

Che dinastia! Pensate che ora è quella che ci rappresenta all'estero (Gabriele) e a questo punto in Italia (Silvio). Ecco, i titoli assegnati senza merito fanno intristire, anche se a consegnarli è quel popò di Men's Health.

Scritto da Style24.it Unit

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