Riccardo Schicchi è morto: ci lascia re dell’adult movie italiano

Lutto a luci rosse

Si è spento durante la serata di ieri Riccardo Schicchi, 60 anni, forse il maggior promotore del mercato dell’adult movie in Italia.

A portarlo via è stato il diabete, malattia di cui soffriva da molto tempo: questa estate l’imprenditore aveva affrontato anche l’esperienza del coma, riuscendo a superarla, ma era ormai divenuto cieco.

Nato nel 1952, inizialmente si era dedicato alla carriera di fotoreporter, con servizi anche da zone di guerra. La sua vita venne totalmente stravolta dall’incontro con la modella ungherese Ilona Staller. I due condussero assieme una trasmissione radiofonica e poi aprirono un’agenzia, la Diva Futura, interamente dedicata al tema dell’erotismo.

Quindi il grande passo verso la produzione cinematografica a luci rosse, con la presentazione al grande pubblico di personaggi come Cicciolina (nome d’arte della Staller), Moana Pozzi, Jessica Rizzo, Malù ed Eva Henger, che nel 1994 sposò rendendola la compagna di tutta una vita.

Nel 1990 si era gettato anche nell’avventura politica, con la fondazione del Partito dell’Amore: si trattava più di una trasgressione – parodia della gestione della cosa pubblica, ma la capolista Moana, per quanto non venne eletta come successo precedentemente a Cicciolina coi Radicali, ottenne un buon numero di preferenze.

Gli ultimi anni sono stati inquinati da una condanna a 6 anni di reclusione per associazione a delinquere, violazione della legge sull’immigrazione e sfruttamento della prostituzione; inoltre venne anche coinvolto nel recente scandalo di Vallettopoli, da cui però uscì indenne.

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Scritto da Style24.it Unit

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