Pubblicità Pandora: sessista e offensiva, bufera sul brand

Pubblicità Pandora nell'occhio del ciclone a causa delle accuse di sessismo che la nuova campagna ha raccolto sul web.

Pubblicità Pandora: infuria la polemica sulla notissima azienda produttrice di gioielli a causa della scelta pubblicitaria messa in campo per le festività natalizie.

In un delicatissimo momento storico, quando il pericolo di discriminazione è dietro l’angolo, la Pandora sceglie il campo minato della pubblicità di genere. Si intende pubblicità “di genere” la pubblicità mirata ad un certo target di persone definito in base al sesso di queste ultime.

In realtà è molto naturale: i gioielli Pandora sono pensati per essere indossati da femmine e, pertanto, a Natale la pubblicità Pandora si è rivolta ai maschi che devono fare regali. La pubblicità Pandora ha quindi individuato un target e ha anche individuato un interlocutore per quel target, ovvero i padri, fidanzati, fratelli, mariti, compagni e amici che potrebbero scegliere un gioiello Pandora al posto di regali natalizi più noiosi e meno apprezzati dalle donne.

Pubblicità Pandora: sessista oppure no?

La Pubblicità Pandora che recentemente ha fatto tanto scalpore recita “Un ferro da stiro, un pigiama, un grembiule, un bracciale Pandora. Secondo te cosa la farebbe felice?”.

Il cartellone che ha provocato l’indignazione di una città e dopo poco dell’intera nazione collegata al web, è comparso nella metropolitana di Milano.

I commenti contro la Pubblicità Pandora hanno dimostrato ancora una volta che esplorare attraverso i media il rapporto tra i generi è un campo minato estremamente pericoloso.

“Avete fatto una pubblicità che descrive una donna che anche negli anni 50 sarebbe stata anacronistica” è stato uno dei commenti più apprezzati e che, a detta di molti ha illustrato perfettamente il problema.

E’ un vero peccato, dal momento che, almeno nelle intenzioni, la pubblicità Pandora intendeva liberare le donne dal regalo “da casalinga” che si trovano a ricevere fin troppo spesso.

https://www.facebook.com/pg/Pandora.Italia/

Pandora si difende dalle accuse di sessismo

Dopo questa traballante pubblicità Pandora ha deciso di intervenire e di illustrare al pubblico il proprio punto di vista.

I responsabili di Pandora hanno spiegato che – come ogni altra azione pubblicitaria – la campagna di comunicazione messa in piedi in occasione del periodo natalizio è nata da un’accurata analisi dei dati di mercato. Vuol dire che, dati alla mano, negli anni passati moltissime persone hanno ritenuto opportuno regalare alle donne pigiami, ferri da stiro e grembiuli. Proprio a partire da questi dati statistici il copywriter responsabile della campagna pubblicitaria ha creato il suo slogan.

Le accuse di sessismo alla pubblicità Pandora sono infondate, secondo quanto affermano i responsabili del notissimo brand: la pubblicità Pandora si basa su dati di mercato e non su convinzioni culturali che vorrebbero la donna sottomessa, dedita alla cura della casa e a stirare le camicie. Sono allora i dati di mercato a dare dell’Italia un’immagine sessista?

Le conseguenze della pubblicità Pandora

Una campagna pubblicitaria ha il solo fine di incrementare le vendite del prodotto pubblicizzato. Una campagna pubblicitaria destinata al periodo natalizio ha un’enorme responsabilità: è infatti nel periodo natalizio che gli italiani fanno gran parte degli acquisti dell’anno, grazie anche agli introiti extra derivati dalla quattordicesima. Sbagliare grossolanamente in questo momento dell’anno porterà non solo un danno di immagine, ma probabilmente anche un enorme danno economico.

Scritto da Olga Luce

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