Petra: i libri da cui è tratta la serie

La storia di Petra Delicado, interpretata da Paola Cortellesi, è opera della scrittrice Alicia Giménez-Bartlett.

La storia di Petra Delicado, interpretata da Paola Cortellesi, ha ottenuto un grande successo. La serie è tratta dai libri di Alicia Giménez-Bartlett, molto apprezzati.

Petra, dai libri alla serie televisiva

Petra Delicado, detective spagnola che percorre le vie di Barcellona risolvendo casi, è una donna piena di contrasti, nata dalla penna di Alicia Giménez-Bartlett. La scrittrice spagnola è considerata la versione femminile di Camilleri e nei suoi libri ha rifiutato ogni immagine stereotipata, sia della donna che della donna detective, per costruire un personaggio complesso, pieno di contraddizioni e incredibilmente interessante. Petra, ex avvocata, ha lasciato la carriera, lo studio e il marito avvocato per seguire un’altra strada, solo sua, in cui poter riscoprire la sua vera identità. Si è convinta che l’amore è sopravvalutato, ama stare da sola e non accetta il conformismo e i compromessi. Una donna che vuole essere fedele a se stessa, sia nell’ambito privato che in quello professionale. Dopo il successo internazionale dei libri e la serie tv spagnola, uscita nel 1999, Petra Delicado è tornata sul piccolo schermo con un film italiano in quattro storie, produzione cinema Sky Original. Una serie dedicata alle risoluzione di un caso, ma anche all’esplorazione più intima di una donna piena di sfaccettature. La protagonista è interpretata da Paola Cortellesi, sotto la regia di Maria Sole Tognazzi. Nella versione italiana Petra è romana e lavora a Genova.

La storia di Petra

La scrittrice ha sempre avuto a cuore alcuni argomenti: pregiudizi, emarginazione sociale e discriminazioni di genere. Tutti i suoi personaggi, compresa Petra, aspirano ad una libertà totale, difficile da raggiungere per via di costrizioni sociali da cui è quasi impossibile fuggire. Quasi, perché in realtà Petra ci riesce. Dopo un primo divorzio contrastato, ha sposato un uomo troppo giovane, che aveva bisogno più di una madre che di una moglie, così ha divorziato ancora. Si è pentita di entrambi i matrimoni e l’unica cosa che vuole fare è ricominciare da se stessa, dai suoi desideri e dalle sue aspirazioni. Inizialmente la mettono in archivio, in quanto donna. “Ero convinta che una donna non possa permettersi di lamentarsi sul posto di lavoro senza attirarsi reazioni fatali” è una frase del primo volume della serie di libri, Riti di morte, seguito da alti 10. Una frase con cui Petra chiarisce la sua posizione. Sa che in quanto donna dovrà faticare più degli altri, ma non ha intenzione di rinunciare. Non ha mai desiderato essere una casalinga, una brava mogliettina, e non vuole stare un passo indietro a nessuno. Usa la sua ironia, non ha modi garbati e spesso usa espressioni scurrili. Questo personaggio riesce a smentire tutti i luoghi comuni sulle donne, pur mantenendo una grande fragilità, che nasconde dietro il sarcasmo e la sua forza. Al suo carattere si contrappone quello del collega, Fermìn Garzon, poliziotto disilluso, vedovo e di mezza età. Non è molto contento di obbedire ad una donna, soprattutto perché lui ha molta più esperienza. Ci saranno diversi contrasti, per via delle differenze caratteriali, ma nascerà anche una forte amicizia.

Scritto da Chiara Nava

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