Pandemic fatigue: cos’è e come reagire alla tristezza

Mancanza di energie, apatia, tristezza perenne e stanchezza mentale: ecco cos'è la pandemic fatigue.

In tempi eccezionali di pandemia da Covid è purtroppo normale sentirsi senza forze e con mood perennemente triste: cos’è e come contrastare la pandemic fatigue.

Pandemic fatigue: cos’è e chi colpisce

La pandemic fatigue è una sensazione di sfinimento mentale e stanchezza perenne accompagnata da assenza di energia, causata dalla situazione prolungata di pandemia di Covid che il mondo sta vivendo. Uno stress duraturo con diversi sintomi sia fisici che mentali, dovuto a una condizione imprevedibile e difficile da gestire.

Si tratta di una risposta naturale e prevedibile a una condizione che sta coinvolgendo tutti, cambiando radicalmente le abitudini quotidiane anche di chi non tocca con mano il virus. Dal distanziamento sociale, all’uso di mascherine, passando per lo smart working e per la didattica a distanza: tutti i capisaldi di moltissime persone sono stati stravolti.

La pandemic fatigue ha come parola chiave anergia, ovvero una sensazione a causa di cui anche se si vuole fare una cosa, non la si fa per troppa fatica mentale e così vi si rinuncia. Un esempio è dato dal rispetto delle norme anticovid. Inizialmente la risposta alle richieste dei governi è stata rispettata per paura di ammalarsi, ma con il prolungarsi di questa situazione, il pensiero costante della malattia è insostenibile e di conseguenza si rispettano in modo meno ligio le regole.

Un altro problema è dato dall’incertezza per il futuro: non si sa quando la pandemia finirà e come sarà il mondo post Covid.

La pandemic fatigue può colpire indistintamente chiunque, ma i più a rischio sono gli operatori che quotidianamente si rapportano alla malattia. Ad esempio medici, infermieri e personale ospedalieri possono accumulare eccessivo stressa dato dalla mancanza di adeguato riposo sia fisico che mentale. D’altro canto, anche i bambini possono andare incontro a una sensazione di smarrimento in quanto, confortati dalle abitudini, si sono trovati ad affrontare situazioni straordinarie.

Come contrastarla

Il primo modo che hanno le autorità per andare in aiuto a chi soffre di pandemic fatigue è quello di comprendere la loro situazione di profondo disagio. Fornendo informazioni chiare e concise su come affrontare ogni situazione quotidiana, inoltre, si riduce la probabilità che la popolazione si senta smarrita e in balia dell’onda della pandemia.

Per non soccombere all’anergia è fondamentale quotidianamente definire dei tempi nella mente. Per farlo si può agire a un lasso temporale breve, senza perdersi in illazioni sul futuro lontano. Molto utile è darsi obiettivi a breve termine e alternare momenti di impegno mentale a minuti di relax. Prendersi quindi momenti per sé leggendo un libro, sorseggiando un té, guardando una serie tv o facendo un bagno caldo.

Altro modo per contrastare la pandemic fatigue è la socialità. Parola alquanto controversa in situazione di pandemia, può essere adattata al momento storico che stiamo vivendo grazie al mondo virtuale. Certo, i social e le applicazioni di comunicazione non sopperiscono la mancanza di un abbraccio o una carezza, ma possono sicuramente far sentire meno soli. Parole di conforto da amici, famiglia si possono rivelare un grande aiuto in momenti delicati e di solitudine.

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Scritto da Chiara Caporale

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