Oliver Stone, regista scomodo. A volte, scomodo, o almeno lui ci tenta. Autore di film impegnati politicamente quali W, Platoon, JFK, World Trade Center, Comandante, Wall Street.
Energico, sarcastico, satirico, ma con un difetto enorme, che spesso gli impedisce di produrre risultati eclatanti: è incapace di sottigliezza, deve sempre e comunque indicare con una bacchetta la cosa contro la quale si sta scagliando. Citando esimi colleghi Oliver Stone “scrive tutti i suoi messaggi in stampatello maiuscolo con i pennarelli Jumbo e li indica insistentemente col dito fissandoti severo”.
È quindi con un certo sollievo che ho accolto la notizia riguardo al suo prossimo film, Savages, tratto da un libro di Don Winslow. La trama infatti non riguarda un evento o personaggio politico e pare non ci siano particolari implicazioni (ma non si può mai dire col caro Oliver): siamo nel mondo del cartello della droga e i due protagonisti sono i due spacciatori Ben e Chow, che a Laguna Beach condividono non solo i loro affari sporchi ma anche una relazione con la giovane O., che immancabilmente verrà rapita da una narcotrafficante messicana allo scopo di fare ritirare i due spasimanti.
Notizia principale riguardante il film è il cast stellare che dovrebbe comparirvi: per la parte di O. è fortemente opzionata Blake Lively, star di Gossip Girl e attualmente in cima ad una di quelle solite classifiche della donna più “amata, sexy, caliente, etc. etc. dell’universo”; nei panni della regina dello spaccio pare proprio ci sarà Salma Hayek; suo tirapiedi dovrebbe essere Benicio Del Toro; mentre in ruoli non ancora coperti da dettagli dovrebbero apparire l’ex vagabondo Into the Wild Emile Hirsch, e la coppia Uma Thurman – John Travolta.
Speriamo solo Oliver Stone riesca a gestire questo carrozzone di star, e sopratutto non si faccia prendere dalla smania di barrare le cose brutte con una grossa X rossa…
