Mario Monti Invasioni barbariche: cane Empy e la trappola Bignardi

Siamo uomini o tecnici? L’interrogativo della politica risolto a La7

Simpatica o disgustosa scenetta (dipende dai gusti), quella andata in onda ieri sera durante la trasmissione Le invasioni barbariche condotte dalla sempre compita Daria Bignardi.

Sulla sedia degli ospiti, sorseggiante una birra, c’è Mario Monti il devastatore tecnico, Mario Monti il salvatore della patria, Mario Monti l’alleato delle banche, Mario Monti l’europeista anti-italiano. 

Dopo una ventina di minuti in cui discute con piena padronanza, aplomb britannico e carisma inesistente, ecco la proposta shock della conduttrice: dato che stiamo tartassando a più riprese l’ex premier sulla questione dell’empatia, e considerando l’efficace mossa di Silvio Berlusconi che ha adottato un cane, ovviamente a favore di titoli di stampa, se per caso le donassimo un quadrupede, caro Mario, lei se lo porterebbe a casa?

Impagabile l’espressione del tecnico mentre sbuffa e impreca mentalmente all’ennesimo rimprovero a proposito del suo cuore di ghiaccio, mentre meno sorprendente la calma con cui prende l’invito della Bignardi (il sospetto che sia stato concordato o lievemente anticipato è forte).

Gli viene portata dunque la simpatica bestiola e un nuovo sussulto scuote il neo-politico quando sente il nome della palla di pelo – Trozzi – forse scambiandolo per il ben più minaccioso Trozky. In ogni caso sembra essere amore a prima vista e l’operazione “umanizzare il Professore” sembra pienamente riuscita. Il cucciolo viene davvero adottato dalla first family italiana e ribattezzato autoironicamente Empy, diminutivo di Empatia, e ora compare anche sulla pagina Twitter ufficiale.

Certo, se uno pensasse all’attenzione al sociale del governo tecnico si sarebbe ben poco da ridere sull’empatia montiana, tra l’altro vittima di una sfottò qualche tempo fa quando venne fittiziamente annunciata una tassa ai danni degli animali da compagnia, ipoteticamente considerati come beni di lusso.

In ogni caso la prova televisiva è stata brillantemente superata dal bocconiano – nei limiti caratteriali del personaggio – e tutti coloro che lo voteranno (il voto è sempre più delegato alla simpatia, lo sappiamo bene) potranno almeno essere sicuri dell’animo sensibile del loro candidato, capace di “sentire il cuore” delle bestiole affidategli.

Ma è avvenuto lo stesso, o avverrà nuovamente, anche nei riguardi del popolo italiano?

Scritto da Style24.it Unit

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