Le Iene e il caso Aldo Bianzino. Dopo Cucchi e Aldrovandi

Qui non c'è da dividersi tra coloro che sostengono a priori le forze dell'ordine e coloro che per presa posizione non credono nei valori che la polizia dovrebbe rappresentare. Il discorso dovrebbe spostarsi sulle troppe mele marce che, ovunque nel mondo, gestiscono il proprio potere per sopraffare e non per servire. La polizia ne è spesso un esempio, ma anche in questo caso non si dovrebbero scaricare le colpe solo sui singoli individui, quanto piuttosto su coloro che gestiscono questi ragazzi che crescono con il culto del 'coltello dalla parte del manico'. Un coltello che può spaventare, ferire o uccidere.

C'è stato un caso Stefano Cucchi (di questi giorni), ricordo bene un caso Aldrovandi, stasera tutti verrete a conoscenza del caso Aldo Bianzino grazie a Le Iene. Io – ma anche molti di voi – già lo conoscevo grazie a questo incredibile strumento chiamato rete, internet, web, chiamatelo come volete.

Non c'è giustizia nelle ingiustizie dello Stato, e il dolore in questi casi è ancor più forte perchè ci si trova completamente indifesi di fronte al proprio difensore. E' come essere traditi dalla propria madre, quella di cui ti fidi ciecamente, a cui ti appoggi per cercare conforto. E' come ritrovarsi con un padre, al quale chiedi aiuto quando ti senti indifeso, che invece di porgere la mano ti tira uno schiaffo fisico e morale.

Si sbaglia. Tutti sbagliamo. L'uomo sbaglia. Nessuno lo mette in dubbio. Ma esistono regole di base che ci permettono di correre ai ripari; quando queste regole vengono infrante non esistono giustificazioni. E' così in tutti gli ambiti, ma non lo è mai quando si parla di Stato. Anzi, più è grave l'offesa dello Stato più è alta la probabilità del silenzio. E non per imbarazzo, almeno fosse questa la giutificazione.

Quando potrò vedere Aldo?

Signora, martedì dopo l'autopsia.

Come dopo l'autopsia, che cosa? 

E' questo l'inizio del racconto. Il resto lo trovate nel video. Non me la sento di glorificare Le Iene per il servizio che vedremo a breve, stanno cavalcando un filone giornalistico. Non voglio nemmeno chiedermi dove fossero quando questa storia era saltata fuori in rete. Vi chiedo solo di ascoltare e pensare. Che non fa mai male. Il 'palco' dal quale si presenta questa storia ha finalmente un pubblico vasto. Questo è un bene, diciamo che mi accontento.

Scritto da Style24.it Unit

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