Le Elementari Non Finiscono Mai

Quando mi domandano cosa ne penso della vita, di solito tiro fuori la metafora della classe di bambini indisciplinati senza professore. Una volta che si raggiunge la maggiore et…, Š come se lo Stato ti mollasse l e ti dicesse “ora sei grande, cavatela da solo“. Non c’Š pi— la guida dell’insegnante (dovrebbe esserci quella familiare, quando c’Š), nessuno pi— controlla seriamente se fai i compiti (a parte la famiglia, quando c’Š), non ci sono pi— interrogazioni n‚ voti (non di quel tipo, almeno). Per la legge sei “maturo“, hai imparato a sufficienza e puoi iniziare a pedalare.

Il problema Š che alla maturit… anagrafica non corisponde sempre la maturit… dell’individuo. Va l… che di gente matura, in giro, ce n’Š ben poca. E sono in molti quelli che, a vent’anni come a cinquanta come a ottanta, ancora non hanno imparato come comportarsi, e pensano di poter seguitare a tirar le treccine alle bambine o rubare la gomma al compagnuccio di banco e, insomma, fare tutto quel che gli passa per la testa senza pagarne le conseguenze. Bimbi indisciplinati, appunto. Si guardano un po’ attorno, capiscono l’antifona e negano finchŠ possono, sapendo che tanto esiste sempre la scappatoia, che la vita Š un gran casino, che se-non-ti-difendi-tu-non-ti-difende-nessuno e che, se fanno qualche cazzata, la maestra non verr… a prenderli per un orecchio.

Naturalmente ci comportiamo cos mica solo perchŠ siamo bastardi dentro, no: Š che siamo tutti un po’ confusi e spaventati, anche se magari non lo ammettiamo. In fondo qui non c’Š alcun libretto di istruzioni, e dobbiamo barcamenarci come meglio possiamo in questa valle di lacrime. E quando manca il coraggio, ecco che lo stereotipo giunge in nostro soccorso: Š la nostra coperta di Linus, che ci conforta e ci riscalda nei momenti di gelido terrore.

Non mi ritengo meglio degli altri, sia chiaro: la mia Š solo una constatazione. E’ che se io non sono n‚ migliore n‚ peggiore degli altri e faccio la fatica di essere una persona il pi— possibile decente (e non sempre mi riesce), non vedo perchŠ questa fatica non debbano o possano farla anche loro.

“Loro chi?” direte voi.

Quelli che pensano che le dinamiche della vita vadano affrontate come in seconda elementare, parbleu! 🙂

A me ‘sta cosa incuriosisce parecchio. Ci son davvero persone in apparenza gradevoli, ma che poi, sotto sotto, si dimostrano inquietanti bambinoni troppo cresciuti che ragionano per luoghi comuni. Sia uomini che donne, ovviamente.

Oh, ecco, io dico “ovviamente”, ma non Š tanto ovvio neanche questo, viste le continue distinzioni marte-venere che, volontariamente o meno, sembrano circondarci.

Uno dei film di maggior successo del 2010, per dire, Š stato Maschi contro Femmine. Uno dei programmi di punta di Canale 5 Š Uomini & Donne. In RAI, Fabrizio Frizzi ha appena presentato “Il Gioco delle Coppie” versione terzo millennio, cioŠ Adamo ed Eva. In teatro, Debora Villa porta in scena spettacoli come “Tutto quello che non avreste voluto sapere sulla donna… ma io ci tengo a dirvelo“, mentre la vis comica dei  Paolo Migone o delle Littizzetto si nutre giornalmente del contrasto yin-yang/uomo-donna.

Tutta roba anche divertente… per un po’.

Per• ehi, l in tv quanti anni avete? Nove? Ho capito che la battutina sulle paturnie femminili e la mancanza di tatto maschile fa sorridere, ma non c’Š mai altro? Sempre e solo la banale distinzione “pene-vagina“? Un po’ povera, come prospettiva… come essere il bambino di “Un poliziotto alle elementari” per tutta la vita.

Scritto da Style24.it Unit

Lascia un commento

Leggi anche
Contentsads.com