Inter – Milan e polemiche: i giornalisti sportivi stanno sempre con il Palazzo, ma ormai chi gli crede più?

Dopo il derby milanese di domenica scorsa arbitrato in modo a dir poco ridicolo, con un direttore di gara che sembrava intento a sbagliare ogni decisione possibile e a favorire una squadra piuttosto che l'altra, dall'Inter – penalizzata con due espulsioni, un rigore e altre scelte poco convincenti – si sono levate molte voci critiche. Al solito Mourinho si sono aggiunti anche il presidente Moratti e l'ad Paolillo, che senza mezzi termini hanno parlato di "venti contrari" che frenerebbero in modo sleale la galoppata della squadra verso lo scudetto.

Ora è normale che i vertici degli arbitri e la Federazione rispondano sdegnati, rigettando tutte le accuse e invocando provvedimenti disciplinari: ci mancherebbe altro che ammettessero complotti per frenare le vittorie del club nerazzurro. Dà un po' più fastidio invece l'atteggiamento generale del giornalismo sportivo, specialmente in tv, che come in passato non manca mai di schierarsi quasi acriticamente dalla parte del Palazzo, delle istituzioni del calcio.

Anche in passato, quando imperversava Luciano Moggi, quando gli arbitri finivano chiusi negli spogliatoi o si assegnavano alla Juventus provvidenziali rigori e strani recuperi, quando il miglior arbitro italiano era considerato Massimo De Santis, l'informazione sportiva, con le sue inutili moviole e il chiacchiericcio da bar dello sport, non mancava mai di ripeterci ossessivamente che ogni arbitro può sbagliare, ma che sulla correttezza del sistema non era lecito nutrire il minimo dubbio.

Poi sappiamo tutti com'è andata, tra arbitraggi pilotati e partite accomodate. E mai nessuno, nei salotti televisivi, ad avanzare un dubbio, una perplessità. Eppure i precedenti non mancavano, se si pensa allo scandalo scommesse dell'inizio degli anni 80 che coinvolse nomi ancora molto noti e influenti del mondo del pallone, tipo quel Paolo Rossi che adesso pontifica dagli schermi di Sky.

Ovviamente non so se l'arbitraggio di domenica scorsa a San Siro sia frutto di sola incompetenza o ci possa essere sotto dell'altro, ma mi aspetto che l'informazione sportiva apra gli occhi e cominci per una volta a vigilare attentamente, come mai ha fatto, invece di ripeterci la solita storiella per bambini sul calcio senza macchia, sugli arbitri integerrimi, sulla lealtà dei calciatori, sulla buona fede dei presidenti. Non siamo scemi, non ci crediamo più.

Anche perché moltissimi dei protagonisti di ieri sono ancora ai loro posti e sembra che nessuno se ne curi. Per esempio vogliamo parlare del ritorno di Roberto Bettega ai vertici della Juventus, vicepresidente nell'era Moggi, avvenuto mi pare nel silenzio generale? O dei vari Galliani, Lotito e Della Valle, deferiti con sentenza definitiva, che stanno tutti quanti al loro posto come se niente fosse successo?

(Nella foto: Sneijder, fuoriclasse dell'Inter acquistato dal Real Madrid).

Scritto da Style24.it Unit

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