Grande Fratello, la pi— grande delle sconfitte: una risata li seppellir…

[Mi rendo conto che tre post consecutivi sul Grande Fratello – ieri, oggi e domani – sono parecchi. E’ per• una situazione eccezionale, dubito che ricapiter…. Chiedo ai lettori di resistere: tra poche ore parleremo d’altro, promesso.]

Domandina a bruciapelo: cos’Š rimasto del “vecchio” Grande Fratello? Risposta: niente. Ricordate quali erano le regole base, i divieti assoluti?

1) Vietato comunicare con l’esterno. Oggi Š un porto di mare, con gente che entra ed esce come e quando vuole. Ragazzi che vanno a Parigi, nei Grandi Fratelli spagnoli, nei centri-benessere, alle partite di calcio. La porta rossa, limite invalicabile delle prime edizioni, ormai Š pi— simile ad una porta girevole.

2) Vietato far ascoltare i Confessionali. Oggi viene mostrata ogni cosa, nel disperato tentativo di istigare e di creare attriti.

3) I concorrenti sono persone comuni. Oggi il GF Š una succursale di Uomini & Donne, straripante di noiosi bonazzi e stereotipate top-model (intervallati da qualche caso umano, in pieno De Filippi style).

4) Nomination libere. Ognuno dovrebbe poter votare chi vuole. Oggi le nomination sono probabilmente la fase pi— pilotata dell’intero show: i pupilli vengono costantemente salvati, i gregari vengono sacrificati.

5) Il televoto Š sovrano. Durante il GF6 han cercato di eliminare Fabiano tramite voto interno: hanno dovuto farlo rientrare in fretta e furia, perchŠ lo sputtanamento era troppo evidente. Oggi sono giunti ad eliminare un concorrente (Francesca) senza consultare direttamente il pubblico, chiarendo una volta per tutte che lo spettatore non ha alcuna voce in capitolo.

Mbah. Mi Š passata perfino la voglia di insultarli. Con ‘sta gente non serve: qui bisogna usare il caro, vecchio pernacchione.

No, ma dico, guardateli. Guardate cosa sono ridotti a fare pur di attirar l’attenzione. Sfruttano il nero fascino dell’incidente stradale o del litigio in cortile, in cui la gente allunga il collo o s’affaccia alla finestra per vedere cosa accade, per far share. Per quanto pu• durare? Poco, pochissimo. E infatti ogni stagione devono far peggio perchŠ, per far scalpore, gli orrori dell’anno prima non bastan pi—. Raschiano il fondo del barile, ed ogni anno l’asticella del buon gusto s’abbassa. Dopo squalificati e bestemmiatori, gli rimane solo la violenza grezza: gli sputi, i pugni, i coltelli. Rendiamoci conto di come stanno messi. Non Š pi— un programma, ma uno zoo.

Leggo in giro che molti si adombrano perchŠ il GF Š uno schifo, ed hanno ragione. Ma incazzarsi non ha senso: l’arma che questa gente pi— teme Š la risata, perchŠ la risata li smaschera e fa perder loro ogni potere.

A me non importa cosa faranno, cosa diranno, quanti milioni di pubblico avranno: hanno gi… perso. L’essere scesi cos in basso, l’essersi sviliti in modo cos bieco, Š di per s‚ la pi— grande delle sconfitte.

Sono andati talmente oltre che non si rendono neanche conto di quanto siano diventati ridicoli, bestiali e grotteschi. No, peggio: probabilmente se ne rendono conto, ma non gliene frega assolutamente niente… il che Š ancor pi— misero, perchŠ li qualifica per ci• che sono.

Io li guardo e rido. Rido perchŠ finalmente, dopo undici anni, Š chiaro a tutti cos’Š il Grande Fratello. Rido perchŠ non Š pi— uno show da tempo, perchŠ nella frenesia han svelato i loro trucchi, perchŠ possono fare i sorrisi finti quanto vogliono ma non mi avranno mai. Rido di loro, ne rider• sempre, ed Š la peggior cosa che possa capitargli.

(Nella foto: meno pupazzi telecomandati, pi— Ciccio Benzina, diobono)

Scritto da Style24.it Unit

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