Facebook e la tv: i reality, il pudore, l’aborigeno australiano e il gatto che rutta

Leggevo questo bel post di Lord – uno dei blog che visito giornalmente, Š un tipo brillante – e tra me e me pensavo: “diobono, ha citato praticamente tutti i motivi per cui non ho Facebook” (Yes, non ho Facebook. S, si vive benissimo. No, non ho intenzione di iscrivermi. Grazie. Prego). Ho trovato molto interessante, in particolare, la sua osservazione circa la banalit… delle cose che vengono condivise sui social network.

“Paolo, non c’entra niente con la tv, sei fuori tema, fai schifo.”

Un attimo, mio irascibile amico, fammi arrivare al punto. Lord afferma che ne ha le tasche piene di quelli che inseriscono foto in cui si grattan le palle, o che cambiano cento volte status solo per farsi notare, o che condividono anche il pi— inutile dei pensieri. Ecco, questo mi ha incuriosito, perchŠ…

“No, non c’entra nulla con la televisione, sei fuori tema, che cesso di blogger che sei.”

Aspetta un secondo, mio esuberante amico, lasciami finire. Cavolo, ho perso il filo. Ah, si: il fatto Š che pare davvero non esistano pi— freni n‚ filtri. Tutto ci• che salta in testa al primo pirla che passa viene subito condiviso, come se ogni idea meritasse d’esser letta dal resto del mondo. Troviamo quindi centinaia di persone che nei blog o profili su Facebook / Twitter si mettono a buttar gi— la qualunque, facendo sapere ad amici e sconosciuti che l’ultimo film di Raoul Bova gli ha fatto schifo o che oggi si son mangiati l’impepata di cozze o che han finito la carta igienica. Ma cioŠ, un bel chissenefrega non ce lo mettiamo? Mica tutto quel che pensiamo Š importante o brillante, eh? Se non ho un cazzo da dire, sto zitto e f• pi— bella figura.

“Si ma che palle, che cazzo c’entra col tuo blog, scrivi minchiate.”

Abbi pazienza, mio irrequieto amico. Il punto Š che Facebook (come la televisione eccola qui) Š una vera figata, s… finchŠ rimane un gioco e, una volta spento, la si chiude l. Invece no. Facciamo sapere troppe cose di noi, col feisb—ch (con la tv). Mille milioni di pensieri confluiscono in un unico vociare confuso che fagocita ogni cosa, le idee brillanti come le boiate sesquipedali. E’ un mezzo potentissimo ed una grande idea, il feisb—ch (la tv), ma un sacco di gente temo lo usi solo per dar sfogo ai beceri esibizionismi o per condividere il filmato del gatto che fa il ruttino. Porca eva, Š certamente stupendo potersi collegare con l’aborigeno australiano in real time col blubŠrri o l’aif•n o il satellite o sailcazzocosa, ma a cosa serve se non abbiamo nulla da dirci? Tonnellate di parole e parole e parole per dirsi niente, in cui si mette tutto in piazza senza alcun pudore ed in cui le dinamiche televisive ed internettiane sembrano ambiguamente mescolarsi. Al punto che sembra ormai naturale farsi gli affari degli altri in pubblico e nei reality o spiattellare le questioni private sui forum, su Faccialibro o da Faccettacontrita.

…Visto che ci sono arrivato, al punto?

“Minchia sei un figo, torno a leggerti anche domani.”

Thank you, mio buon amico.

Scritto da Style24.it Unit

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